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Cronaca San Martino Buon Albergo / Piazza del Popolo

Nuovi profughi in paese, il sindaco non viene avvisato e scrive al prefetto

Il sindaco di San Martino Buon Albergo, Valerio Avesani, ha inviato una nuova lettere al rappresentante del Governo per l'arrivo di dieci persone nel territorio, ospitate dall’associazione Virtus Vecomp

Il sindaco di San Martino Buon Albergo Valerio Avesani ha inviato nella giornata di oggi, 2 agosto, una nuova lettera al prefetto sulla questione dei profughi, chiedendo di avere maggiori informazioni sulla loro assegnazione e permanenza nel Comune. “Abbiamo appreso la notizia del loro arrivo dai giornali e non da fonti istituzionali. Attraverso le forze dell’ordine abbiamo saputo della presenza di cinque nigeriani e altrettanti provenienti dal Gambia, ospitati sul nostro territorio dall’associazione Virtus Vecomp”. Il primo cittadino, che aveva già scritto una nota al prefetto il 21 luglio scorso appena appresa la notizia, evidenzia: “La loro identità non è chiara, essendo sprovvisti di documenti, pertanto chiediamo di essere informati sulle loro esatte generalità e il loro reale e accertato status di rifugiati. Chiediamo inoltre che venga effettuato un urgente controllo sull’associazione assegnataria della gestione dei profughi, su cui il Comune non ha il diretto controllo e intendiamo sapere qual è il criterio utilizzato per l’assegnazione dei siti in centro al paese, in condomini residenziali”.

Il sindaco Avesani ha poi sottolineato che San Martino Buon Albergo, “negli ultimi 9 anni è stato classificato dalle forze dell’ordine come uno dei Comuni con il più basso tasso di microcriminalità. Mi preme che resti tale. Non è rassicurante per i cittadini vedere una decina di giovani, dalle generalità incerte, in centro al paese senza alcuna occupazione e con spese a carico della comunità”. Secondo Avesani “abbiamo già una situazione sociale precaria, con intere famiglie indigenti che il Comune sostiene. Non vorrei venisse incrementata la rabbia e la delusione da parte dei nostri concittadini che sono in gravi difficoltà economiche. Non è mancanza di sensibilità su questo tema nei confronti di persone sfortunate, ma penso che con questo modello di accoglienza le renderemo ancora più deluse e disperate”.

A quale forma di reale integrazione possiamo pensare se a queste persone non siamo in grado di assicurare un lavoro? Come possiamo pensare che possano passare la loro vita ad oziare, senza imparare un mestiere e senza avere la possibilità di impegnarsi nel lavoro che hanno appreso”, si chiede Avesani, che conclude invitando il prefetto a rivalutare questa assegnazione. L’assessore alla Sicurezza Mauro Gaspari aggiunge: “C’è molta preoccupazione da parte dei cittadini, che ci contattato quotidianamente, ma a cui possiamo dare risposte parziali, non avendo al momento informazioni certe da parte della prefettura. I Comuni come al solito sono lasciati soli e vengono interpellato dallo Stato solo per scaricare le proprie inefficienze. I sanmartinesi stanno toccando con mano la gestione colabrodo del governo Renzi sul tema dell’immigrazione. A questo proposito fa rumore il silenzio dei rappresentanti della sinistra di San Martino Buon Albergo”.

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