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Cronaca

Nuove regole per i mercatini a km zero

Tra i provvedimenti previsti c' l'esclusione delle aziende che vendono prodotti di terzi

Il Consiglio comunale ha approvato con 24 voti favorevoli e 11 astenuti la delibera di modifica del Regolamento dei Mercati per la vendita diretta di prodotti agricoli, che prevede l’istituzione di nuovi mercati a “km zero”, riservati cioè all’esercizio della vendita diretta da parte degli agricoltori.

Visto il successo riscosso tra i cittadini della fase sperimentale dei mercati a “km zero” promossa nella quinta e nella sesta circoscrizione - ha detto l’assessore alle Attività economiche Enrico Corsi - il provvedimento prevede l’istituzione di nuovi mercati settimanali anche nelle altre Circoscrizioni cittadine con il duplice obiettivo di dare visibilità ai prodotti locali e, grazie alla riduzione della filiera di distribuzione, di consentire un risparmio ai cittadini. Dai controlli effettuati da parte degli uffici comunali è stato dimostrata la riduzione del prezzo di questi prodotti che in certi casi è anche del 40 per cento”.

Tra i nuovi provvedimenti previsti: l’obbligo di esporre una targa identificativa dell’azienda e delle sue caratteristiche; l’obbligo di vendere solo prodotti provenienti dall’azienda venditrice; la costituzione di una commissione che verifichi il rispetto delle regole; l’esclusione dai mercati delle aziende che vendono prodotti di terzi. Per il capogruppo del Gruppo Misto Marco Giorlo “otto mercatini sono eccessivi e non garantiscono la freschezza dei prodotti messi in vendita”.

Per il consigliere di Verona Civica Patrizia Bravo “si tratta di un regolamento fatto per accontentare non per regolare”. Per il capogruppo di FI Salvatore Papadia e il consigliere Udc Stefano Valdegamberi “è importante che ci sia una vigilanza forte da parte dell’Amministrazione per non consentire la concorrenza sleale di commercianti che si presentano come agricoltori”. Successivamente con 33 voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento per il rilascio del certificato di idoneità dell’alloggio.

“Un regolamento essenziale – ha spiegato l’assessore ai Servizi demografici Daniele Polato – che definisce i parametri necessari per l’attestazione di idoneità abitativa di un alloggio e fa sì che vi sia un controllo e una verifica tempestiva da parte dell’Amministrazione”. Il certificato di idoneità alloggiativa è indispensabile per ottenere il permesso di soggiorno per il lavoro e per il ricongiungimento familiare.

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