Nuova scoperta nella Grotta di Fumane sui comportamenti dei Neanderthal
Uno studio è stato pubblicato sulla rivista Quaternary International e ha dimostrato come l'uomo di Neanderthal usasse le ossa e le piume dei rapaci per ricavarne utensili
Avvoltoi, aquile macchiate, smerigli e un falco grigio scuro, animali presenti ai giorni nostri nel nord dell'Europa, dell'Asia e dell'America. Sono rapaci cacciati per le ossa e per le piume dai Neanderthal della Grotta di Fumane 47mila anni fa.
È uscito da poco sulla rivista Quaternary International un studio sull'uomo di Neanderthal e sul suo comportamento. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori e studenti dell’Università di Ferrara e del Museo Nazionale Etnografico Pigorini di Roma, coordinati da Marco Peresani, docente del corso Preistoria e protostoria a dipartimento Culture e Civilità dell'Università di Verona.
Il gruppo ha analizzato centinaia di resti ossei di uccelli rinvenuti in uno strato archeologico della Grotta. Le tracce trovate sulle ossa di questi rapaci hanno dimostrato come l'uomo di Neanderthal intervenisse sulle ali per ricavare piume con cui adornarsi ma anche per ottenere utensili dalle ossa.
E sulla Grotta di Fumane si accenderanno anche le luci della televisione. Di questo sito infatti si occuperò Alberto Angela in una puntata del suo programma Ulisse.