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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Quattro veronesi a nuoto nello stretto di Messina per promuovere il dono del sangue

Quattro donatori di Fidas Verona hanno partecipato alla “Traversata della solidarietà”. E il 26-27 agosto si torna in acqua con la “24 ore del donatore” alle Terme di Giunone

Hanno percorso a bracciate circa tre chilometri e mezzo di mare, dalla spiaggia di Punta Faro (Messina) fino a quella di Cannitello (Reggio Calabria), per promuovere il dono del sangue. C’era anche una rappresentanza veronese alla “Traversata della solidarietà”, promossa dalla Fidas nazionale il 30 luglio scorso.

Nelle ultime settimane gli appelli per incoraggiare alla donazione del sangue e degli emocomponenti sono stati costanti. In diverse province, tra cui Verona, si registra una scarsità di scorte. In estate, garantire una piena attività trasfusionale diventa complesso: il problema, però, si può risolvere con la solidarietà di chi tende il braccio.

Ecco perché, per l’undicesima edizione della traversata, quattro giovani donatori veronesi – Enrico Bresadola, Giorgio Marcolungo, Riccardo Passigato e Davide Bonizzato – hanno deciso di unirsi al gruppo di atleti nazionali, dando il loro contributo. Ad accompagnarli c’era il nuovo coordinatore giovani Fidas Verona, Mauro La Bella. «L’intero territorio italiano deve fare fronte comune per superare questa crisi, a cui non si sottrae nemmeno Verona – sottolinea –. Gli ospedali della nostra città sono altamente specializzati e, quindi, richiedono un grosso quantitativo di sacche per le terapie trasfusionali; col solo aiuto dei donatori veronesi non riusciamo più a garantire la copertura delle richieste, perciò è importante tenere alta l’attenzione».

I nuotatori veronesi hanno sfidato la forte corrente dello stretto insieme agli atleti Special Olympics, a quelli delle Fiamme Oro, della Polizia di Stato e del Gruppo nuoto dei Carabinieri. A coinvolgere le migliaia di presenti ci hanno pensato poi i “Two Spans Above”, band di giovani donatori di sangue della nostra provincia.

Sensibilizzare il territorio attraverso la promozione dello sport e dei corretti stili di vita è la ricetta che si seguirà pure alle Terme di Giunone di Caldiero. Il 26 e 27 agosto, infatti, la piscina olimpionica ospiterà la decima “24 ore del donatore”, staffetta nazionale di nuoto. «Quest’estate c’è una ridotta disponibilità di sangue, che è particolarmente critica e diffusa in tutta la penisola – sottolinea il presidente di Fidas Verona, Massimiliano Bonifacio –. Molti donatori stanno rispondendo con responsabilità alle nostre chiamate e li ringraziamo. Mai come in questo periodo sono necessari eventi di sensibilizzazione come la traversata e la “24 ore” per coinvolgere di più anche la popolazione che ancora non dona, ma potrebbe farlo».

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