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Cronaca

"Non vergognatevi a chiamare il 113"

Senso civico e attenzione alle truffe: i consigli della polizia per tenere a bada i furfanti

Più che consigli, le parole di carabinieri e poliziotti rivolte ai cittadini sembrano “solleciti”. Ogni momento utile, passato con giornalisti e media, ricordano l’importanza del senso civico nel riprendere comportamenti scorretti di furfanti e segnalarli alla questure o alle caserme. Assieme a questi solleciti piovono anche le avvertenze nel prestare maggior attenzione possibile a sportelli bancomat e a sedicenti benefattori. Non si può mai sapere dove si nascondono le truffe.

Una settimana fa gli investigatori dei carabinieri hanno arrestato due fratelli nomadi che avevano rubato tutti i risparmi ad un 88enne facendogli credere che servivano al nipote. Stamattina, in questura, il dirigente delle Volanti, Cristina Rapetti, ha spiegato i dettagli dell’ultimo arresto compiuto dai suoi agenti. In manette, venerdì scorso, un 25enne di origine romena che, dal 2007 clonava periodicamente carte di credito e prelevava tutto il denaro possibile da alcuni conti della Banca Nazionale del Messico ad ignari correntisti. Un bottino da 220 euro che avrebbe potuto trasformarsi in somma ben più grande se un testimone di 27 anni non avesse avvisato il 113 facendo intervenire i poliziotti.

Un ragazzo che mi sento di ringraziare- precisa Rapetti- anche se ci ha chiamato un po’ titubante perché pensava di disturbare gli agenti della centrale operativa con una sciocchezza. Dalla sua preziosa descrizione del giovane romeno siamo riusciti a fermare un’attività pericolosissima e, purtroppo, ancora diffusa. Ci rimettiamo continuamente al senso civico dei cittadini che, nella maggior parte dei casi, aiutano molto le investigazioni. Molte persone però provano ancora vergogna nel chiamare la centrale operativa. Credono di poter disturbare con problematiche lievi. Ma questo è il nostro lavoro: recepire le criticità e cercare di risolverle. Una volta può andare male ma in altre due può andare bene”.

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