Ridotto in fin di vita con uno spazzolone di legno per aver parcheggiato l'auto in cortile
Anni di litigi tra vicini di casa si sono trasformati ieri a Nogara in un'aggressione nei confronti di Giuseppe Squinzani, di 82 anni, reo di aver parcheggiato l'automobile in un pezzo di giardino in comune
Un episodio di inaudita violenza si è verificato ieri a Nogara, in via Dossetto, dove Giuseppe Squinzani di 82 anni, è stato aggredito dai vicini di casa a causa del parcheggio di un'auto nel giardino in comune.
Poco dopo le 18 l'anziano sarebbe stato aggredito da M. Z., di 41 anni, e dal padre, che avrebbero sfogato l'ira di anni di dispute con l'82enne vicino, colpendolo ripetutamente con uno spazzolone di legno fino a sfondargli il cranio e a ridurlo in fin di vita. Il tutto sotto gli occhi atterriti della moglie, che non ha potuto intervenire in soccorso del marito. I due stavano ancora infierendo su Squinzani, oramai privo di conoscenza, quando è arrivato il nipote, proprietario dell'auto che ha dato origine all'aggressione.
I due avrebbero aggredito anche il nipote, colpendolo sempre con lo spazzolone insanguinato. Gli aggressori però non sono riusciti a bloccarlo e l'uomo ha quindi potuto chiamare carabinieri e 118. L'arrivo dei soccorsi è stato tempestivo, gli uomini di Verona Emergenza hanno subito compreso la gravità della situazione e hanno immediatamente chiesto l'arrivo dell'elisoccorso. Cranio sfondato e grave perdita di sangue per le ferite, questo è ciò che il medico del 118 ha subito riscontrato non appena giunto sul posto. L'anziano, prima di essere caricato sull'elicottero e portato all'ospedale di Borgo Trento dove si trova ora ricoverato, è stato rianimato e stabilizzato più volte.
Intanto i militari hanno fermato i due aggressori con ancora l'arma utilizzata per l'aggressione in mano e con gli abiti sporchi di sangue. M. Z. è in stato di fermo con l'accusa di tentato omicidio, mentre sembra essere diversa la posizione del padre. Alla stazione dei carabinieri di Nogara è stata chiamata anche la moglie di Squinzani, che ha raccontato nei particolari la scena alla quale ha assistito e i litigi che da anni andavano avanti. Toccherà ora al magistrato fare le dovute valutazioni.