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Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

No Tav. Legambiente rilancia: "Quadruplichiamo la tratta Brescia-Verona"

"Con quattro binari, due lenti e due veloci, risparmiamo e facciamo viaggiare più treni", questa l'idea alternativa all'Alta Velocità proposta dall'associazione

I contrari all'Alta Velocità tra Brescia e Verona si fanno sentire sia dalla parte veronese che dalla sponda bresciana. La sezione lombarda di Legambiente era già intervenuta contro l'idea di una fermata nella zona del Basso Garda e ora espone alcuni nodi irrisolti a due mesi dall'inaugurazione della tratta Brescia-Treviglio a cui pare possa partecipare anche il premier Matteo Renzi.

"Il dubbio più significativo riguarda i costi - scrive Legambiente - I quasi 40 km di rete sono costati 2,8 miliardi di euro. Si parla dell'astronomica cifra di 70 milioni al chilometro, più del quadruplo rispetto al costo medio per un chilometro di Tav in Francia o Spagna. Data la crisi della finanza pubblica, si può andare avanti con questo trend di spesa anche per la successiva tratta Brescia-Verona?", si chiede l'associazione che poi rilancia l'idea alternativa di quadruplicare la tratta tra Milano e Verona. "Quattro binari di cui due lenti e due veloci. Su una tratta così oggi possono circolare 350 treni tra merci, pendolari, regionali e frecce bianche e rosse. Dal 10 dicembre, con l'Alta Velocità, la linea Treviglio-Brescia verrà percorsa da soli 220 treni giornalieri (52 frecce sulla linea AV e 168 sulla linea lenta). Quadruplicare la Brescia-Verona farebbe risparmiare un miliardo di euro e oltre 30 ettari di terreni agricoli, eviterebbe l’attraversamento dell'area del Lugana e assicurerebbe lo sviluppo del sistema ferroviario per pendolari, merci e Frecce Rosse".

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