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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lungadige Antonio Galtarossa

Nipote maltratta nonna e le estorce denaro per la droga: lei non lo vuole in carcere

La squadra mobile ha dato esecuzione a una misura restrittiva nei confronti di un 30enne veronese accusato di maltrattare l'anziana donna con cui conviveva. Lei lo denuncia solo dopo essere stata rassicurata che il nipote non sarebbe finito in prigione

Da mesi avrebbe maltratto la nonna di 82 anni per estorcerle denaro per comprarsi la droga. Dopo un periodo di indagini da parte della Squadra Mobile, questa l'accusa per un trentenne veronese, su cui ora pende una misura restrittiva emessa dal Tribunale di Verona. Il giovane, convivente con la nonna, avrebbe minacciato l'anziana signora quotidianamente, per poi convicerla a dargli i soldi per la droga. Nonostante ciò, la donna ha accettato di denunciare il nipote solo dopo essere stata rassicurata che non sarebbe finito in carcere.

Le indagine della Mobile della Questura di Verona sono scattate dopo diversi interventi delle Volanti per le violenze subite dalla nonna dell'accusato. Ora, il trentenne è in libertà vigilata e ha l'obbligo di dimora in una comunità di recupero nel territorio di Vicenza.

L'anziana signora vive con l'assegno sociale e ha a suo carico due figli invalidi, oltre al nipote tossicodipendente. Il 32enne, da tempo con problemi di droga, peggiora dopo la morte del padre e nell'ultimo anno la situazione in casa è insostenibile. Infatti, l'uomo pretende ogni giorno una "paghetta" dalla nonna e il suo comportamento si fa sempre più aggressivo. Come anticipato, la donna ha più volte chiamato il 113 negli ultimi mesi, ma si era sempre rifiutata di sporgere denuncia, perchè il nipote si comporterebbe male solo quando non è lucido. Nessuno può biasimare l'82enne signora perchè questa è la giustificazione che adducono anche molto donne che subiscono violenze dai mariti. Tuttavia, a luglio e a dicembre del 2014, l'anziana sporge effettivamente denuncia per il furto di soldi e di un televisore, ma contro ignoti, nonostante pure lei fosse consapevole di chi fosse il responsabile. Nel frattempo, vengono coinvolti non solo i servizi sociali, ma anche la Squadra Mobile, l'Anticrimine e le Volanti.

Nel marzo 2015 si verifica un episodio che sarà la goccia che farà traboccare il vaso. Il nipote si sente male in bagno, probabile un overdose, e la nonna corre in suo aiuto per soccorrerlo. Come impazzito, il 32enne aggredisce con violenza la donna e tenta di lanciarla giù dalla finestra. Dopo questo ultime attacco, la signora si decide ad agire legalmente contro il nipote, ma solo se esso non finirà in prigione. L'uomo, infatti, è stato affidato a una comunità di recupero lontano da Verona.

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