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Giovedì, 25 Aprile 2024

‘Ndrangheta, le confische della Guardia di Finanza toccano anche Verona

Beni mobili ed immobili per 40 milioni di euro sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle di Cremona, con il supporto del Comando provinciale di Crotone, dopo essere stati ritenuti appartenenti ad esponenti della cosca

I finanzieri del Comando Provinciale della guardia di finanza di Cremona, con l'aiuto delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Crotone, hanno confiscato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 40 milioni di euro appartenenti ad esponenti della cosca della ‘ndrangheta riconducibile a G. A. N.

Le attività, condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cremona e coordinate della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, hanno consentito alla Corte d’Appello del capoluogo emiliano di giungere alla definitiva condanna di esponenti di spicco della cosca stanziatasi nelle aree a cavallo di Lombardia ed Emilia.

Le indagini hanno preso spunto da un episodio di usura perpetrato ai danni di un imprenditore cremonese da parte di un malvivente piacentino. Gli approfondimenti e l’analisi dei flussi finanziari – poi confluiti nell’operazione AEMILIA – hanno consentito di portare alla luce ulteriori crimini commessi ai danni di imprenditori emiliani. In un caso è stato addirittura accertato un prestito sul quale è stato applicato un interesse del 200%: a fronte di 700 mila euro la vittima è stata costretta e restituirne oltre un milione.

Tutto ciò è stato possibile grazie allo strumentale utilizzo di società fasulle i cui bilanci apparivano perfettamente regolari grazie alla complicità di professionisti conniventi: sono state infatti scoperte oltre 20 milioni le fatture false.

Gli illeciti guadagni sarebbero stati quindi riciclati attraverso molteplici investimenti: in complessi immobiliari, in strutture turistico-alberghiere, in società agricole, in società edili ed immobiliari, in imprese di trasporti e logistica. Nell’operazione del 12 marzo dunque, i finanzieri di Cremona hanno confiscato:

  • 253 immobili industriali, commerciali e di civile abitazione, ubicati nelle provincie di Parma, Reggio Emila, Modena, Mantova, La Spezia e Crotone.
  • 19 società operanti nelle provincie di Parma, Reggio Emilia, Mantova, Verona e Crotone;
  • 50 automezzi, compreso un intero parco di autoarticolati di una società di autotrasporti del reggiano.

Parte degli immobili e delle autovetture sono stati posti a disposizione delle forze di polizia, mentre gli autoarticolati sono stati consegnati al Corpo dei Vigili del Fuoco per le proprie attività istituzionali.

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