Ciclisti contromano sanzionati: multe e polemiche, ma il codice è chiaro

Su Facebook le proteste non sono mancate, ma in punta di regolamento, il codice della strada in questo caso, non è possibile obiettare nulla. Altro il discorso eventualmente da fare sotto il profilo politico, là dove la necessità di avere un efficiente sistema di piste ciclabili è una più che leggittima rivendicazione che ogni cittadino è libero di esprimere, specialmente quando poi sceglie di recarsi alle urne.

Resta però il fatto che i ciclisti trasgressori di via Cesiolo, la strada che consente il collegamento da via Monte Ortigara in zona Pindemonte per spostarsi verso Borgo Trento, da qualche giorno a questa parte vengono legittimamente sanzionati da parte della Polizia Municipale. La strada in questione è infatti percorribile per alcuni metri in direzione Borgo Trento, dopodiché scatta il senso vietato e bici o auto che siano sono costrette a svoltare per poi ricongiungersi con via Mameli.

Il fatto è che spesso i ciclisti proprio per evitare il traffico di via Mameli percorrevano la strada contromano, ma dallo scorso mercoledì hanno iniziato a fioccare le multe e, inevitabili, anche le polemiche. Come detto, l'articolo 219-bis del codice della strada al secondo comma sancisce il pari livello di auto e biciclette sotto il profilo delle norme da rispettare sulle strade, e dunque nessuno può lamentarsi.

È chiaro però che, e ciò sia detto non solo per la via in questione ma anche per molte altre aree della città, molto spesso le strade nascono a misura di automobile, non certo di bicicletta.  Una questione che non può essere del tutto sottovalutata e che anzi dovrebbe portare chi si occupa del governo di una città e in particolar modo di urbanistica, non solo a far rispettare le sacrosante norme e incassare le doverose multe, ma anche cercare di rendere più agevole la vita dei tanti che inforcano le loro biciclette per spostarsi.