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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Assenza numero legale, il Consiglio continua a non parlare di testamento biologico

La mozione relativa all'istituzione di un Registro per i testamenti biologici, presentata in prima istanza dal consigliere Giorgio Pasetto, era all'ordine del giorno nel Consiglio comunale di giovedì 2 marzo, ma come già avvenuto in precedenti occasioni non è stata discussa

Il tema dell'eventuale istituzione di un Registro relativo ai testamenti biologici avrebbe potuto finalmente essere discusso in Consiglio comunale nella giornata di ieri, quando calendarizzata c'era appunto la mozione del consigliere Giorgio Pasetto. Ma, così come già avvenuto in precedenza, anche questa volta il tutto si è risolto con un non luogo a procedere, in assenza del numero legale di consiglieri disponibili ad affrontare l'argomento. Il Consiglio si è infatti chiuso anzitempo per mancanza del numero legale con soli 17 consiglieri presenti in aula.

In precedenza era stato approvato, all’unanimità con 27 voti a favore,  il “Regolamento per l’attuazione della sussidiarietà orizzontale mediante interventi di cittadinanza attiva”, composto da 33 articoli e che costituisce, insieme alla parte premessa, parte integrante e sostanziale del provvedimento. Con il documento è stato inoltre stabilito che le previsioni del regolamento saranno sottoposte ad un periodo di sperimentazione della durata di 12 mesi, durante il quale Comune e cittadinanza collaboreranno in maniera partecipata al fine di valutare la necessità di adottare interventi integrativi e correttivi alla disciplina di regolamento, nonché per la definizione della modulistica relativa alla procedura in materia.

Approvata definitivamente, con 19 voti favorevoli, 10 contrari ed 1 astenuto, anche la variante all’allegato 1 "Norme tecniche sui fronti commerciali e affacci sulle aree pubbliche" del Piano degli Interventi vigente con il non accoglimento dell’osservazione pervenuta dalla Direzione Ambiente del Comune di Verona che richiede che “le nuove aperture e subentri di esercizi che producono cibo cotto, aspirino i vapori di cottura e li espellano oltre il tetto”. Con il documento è stato inoltre introdotto al testo regolamentare all’art. 6 bis il “divieto di modifica d’uso e di apertura di esercizi per la produzione e vendita di cibi etnici e di friggitorie da asporto, al fine di salvaguardare il patrimonio storico ed architettonico ed anche tutelare la tradizione e tipicità culturale italiana nell’ambito territoriale di applicazione del regolamento”.

Il Consiglio ha poi approvato, con 16 voti favorevoli e 10 astenuti, la delibera che modifica il Regolamento Edilizio (approvato con D.C.C. n. 20 del 16.03.2012) nel seguente modo: "la commissione locale per il paesaggio esprime parere anche in ordine alle istanze di accertamento di compatibilità paesaggistico-ambientale nel procedimento sanzionatorio. La commissione è composta da 5 componenti e 5 supplenti: 1 membro dipendente del Comune di Verona, 4 membri esterni, di cui uno proposto dalla minoranza consiliare; tutti i membri sono nominati dal Sindaco; vengono scelti sulla base di curricula che attestino i requisiti. Possono essere nominati componenti della commissione professori e ricercatori universitari in materie storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche, urbanistiche, agronomiche-forestali, geologiche e analoghe, professionisti che siano iscritti agli albi professionali con pluriennale esperienza, dipendenti pubblici in possesso di laurea specialistica nelle materie inerenti e iscritti agli albi professionali."

Ad inizio seduta è stata inoltre approvata all’unanimità, con 21 voti favorevoli, la mozione dei capigruppo Verona Piazza Pulita Michele Bertucco, Movimento 5 stelle Gianni Benciolini, Fratelli d’Italia Ciro Maschio, Lega nord Barbara Tosi, Civica per Verona Massimo Piubello ed Udc Marisa Brunelli che impegna il Sindaco e la Giunta ad “attivarsi nei confronti della società Superbeton per chiedere alla stessa di rinunciare alla richiesta di risarcimento danni di 1 milione di euro nei confronti dei componenti del direttivo del Comitato Ambiente di Montorio; delocalizzare, in accordo con la ditta Superbeton in altro sito l’impianto di recupero rifiuti inerti non pericolosi e di produzione conglomerati bituminosi, sito in via del Vegron, 3 a Montorio nel Comune di Verona”.

Il Consiglio si è chiuso alle 20.29 per mancanza numero legale (17 consiglieri presenti in aula) sul voto della proposta di delibera per il rilascio del permesso di costruire per un intervento di ristrutturazione edilizia in via Squaranto 29c a Pigozzo, consistente nel parziale cambio d’uso con opere, di una struttura agricolo-produttiva a residenza per l’imprenditore agricolo

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