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Amia, avanzata la richiesta di fermare il project financing sui rifiuti a Verona

A presentare la proposta contenuta in una mozione sono stati consiglieri comunali Mauro Bonato, Roberto Simeoni e Massimo Paci, ma il documento è stato sottoscritto anche da parte della minoranza

I consiglieri comunali di Verona Mauro Bonato, Roberto Simeoni e Massimo Paci hanno illustrato i punti programmatici della mozione riguardante il project financing di Amia.

La nostra mozione vuole rivedere radicalmente i contenuti e le condizioni del progetto, ormai obsoleti e non più attuali - ha commentato Bonato - Chiediamo pertanto all'amministrazione comunale di effettuare un nuovo studio di fattibilità più aggiornato, valutando con attenzione la possibilità di procedere con l'affidamento in house del servizio di rifiuti. La nostra è una battaglia per il bene della città e per la salvaguardia di un patrimonio in termini di efficienza ed operatività di tutti i veronesi. Per questo anche altri partiti hanno deciso di sposarla e di condividerla trasversalmente, firmando con convinzione la mozione: i consiglieri comunali Padovani e Banini del PD, Bertucco di Sinistra in Comune e Gennari del M5S. Oltre mille lavoratori e le rispettive famiglie stanno seguendo con estrema attenzione la delicata vicenda.

In sostanza, con questa mozione si chiede che si fermi l'iter del project financing per la gestione della raccolta dei rifiuti a Verona, avviato durante la precedente amministrazione tosiana e promossa da Amia. Le motivazioni sono state espresse dal consigliere Massimo Paci.

Il project financing non sembra possedere quei requisiti di garanzie, tutele e certezze né per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, né per le sorti di circa un migliaio di dipendenti - ha detto Paci - Un settore di tale importanza per l'ambiente, la vivibilità ed il decoro urbano di Verona non può essere lasciato ad incognite e percorsi amministrativi poco chiari che potrebbero metterne a rischio efficienza e i posti di lavoro.

La mozione impegnerebbe l'attuale amministrazione a nominare un'apposita commissione di esperti. In ogni caso, però, la procedura del project financing era stata già avviata e il consigliere comunale Michele Bertucco sottolina che "con le offerte delle ditte partecipanti già acquisite, difficilmente si potrà tornare indietro facendo finta che nulla sia accaduto. Al contrario, si dovrà individuare un rilevante interesse pubblico che consenta di virare sulla strada dell'affidamento in-house. Il passaggio si rende necessario anche per sbloccare lo stallo di investimenti che paralizza l'attività di Amia sul fronte dell'estensione del porta a porta e sull'incremento della raccolta differenziata".

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