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Cronaca San Michele / Via Maiella

Gli rubano la moto, la ritrova in vendita su un sito web ma non può riottenerla

Sono molti purtroppo in Italia i casi simili a questo: oltre al danno, la beffa

Non è la prima volta che accade, anzi, sarebbe una vera e propria consuetudine per gli amanti delle moto colpiti dalla sfortuna di aver subìto un furto del proprio gioiello, aver poi occasione di ritrovarlo all'asta su siti online esteri. Alcuni in particolare divenuti famigerati proprio in quanto ospitano modelli di moto la cui provenienza è, diciamo così, "sospetta".

La storia è stata raccontata quest'oggi dal quotidiano L'Arena che ha intervistato Federico, proprietario della concessionaria "Dirty Wheels" a San Michele. Lo scorso aprile aveva subìto un furto proprio nella sua concessionaria: cinque moto rubate per un ammanco di decine di migliaia di euro. Poi è arrivata la sorpresa. Scorrendo la lista di un noto sito web che rivende moto, ecco spuntare una delle sue amatissime due ruote, ancora riconoscibile perché presentava gli stessi adesivi che Federico aveva apposto.

Non è purtroppo un caso isolato, anzi, il problema è però che anche le denunce presentate alla polizia postale, oltre a confermare che risultino effettivamente in vendita online moto rubate, non riescono a fare. Questo perché, come avvenuto nel caso di Federico, il famigerato sito web sul quale viene messa in vendita una delle sue moto rubate, ha sede legale in Ucraina, un Paese che non è membro dell'Unione Europea e, pertanto, i cittadini privati si ritrovano nell'impossibilità di far valere le loro istanze.

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