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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Si è spenta Carla Fracci, regina della danza. Sboarina: «Un’eccellenza italiana che Verona non dimenticherà mai»

Nel 1996-97 fu direttrice del corpo di ballo dell'Arena di Verona, mentre nel 2002 salì sul palco dell'anfiteatro scaligero per l'Aida al fianco di Roberto Bolle

È morta a Milano Carla Fracci, figura storica e leggendaria della danza. Il prossimo 20 agosto avrebbe dovuto compiere 85 anni, mentre sempre a Milano era nata nel 1936. Di lei in queste ore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto che «ha onorato con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese». Carla Fracci era figlia di un tramviere e cominciò a danzare alla giovanissima età di 10 anni alla scuola della Scala. Tra i suoi grandi maestri vi fu anche Vera Volkova ed ottenne il diploma nel 1954, diventando quindi prima ballerina tre anni dopo. La sua notorietà artistica si legava soprattutto alle interpretazioni di ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e Giselle.

Carla Fracci: «Bel rapporto con Verona. Che dolore la danza abbandonata»

Anche il sindaco di Verona Federico Sboarina ha voluto ricordare la stella della danza appena scomparsa: «È venuta a mancare oggi l’immensa Carla Fracci, un’amica della nostra città e dell’Arena di Verona, direttrice del nostro corpo di ballo nel 1996-97 con il sovrintendente Gianfranco De Bosio. Un’eccellenza italiana nel mondo che Verona non dimenticherà mai». Carla Fracci salì nel 2002 sul palco dell'Arena per la sua ultima apparizione nell'anfiteatro scaligero, in un'Aida firmata Franco Zeffirelli e diretta dal maestro Daniel Oren. Al fianco della ballerina milanese vi furono in quell'occasione anche Myrna Kamara e Roberto Bolle. 

Carla Fracci a Verona - ph Fondazione Arena di Verona

Fondazione Arena di Verona esprime a sua volta con una nota ufficiale il proprio cordoglio nel giorno della scomparsa di Carla Fracci, étoile, insegnante e coreografa, “prima ballerina assoluta” (New York Times), protagonista di ben trentatré produzioni diverse nei luoghi della musica della città scaligera: oltre al millenario Anfiteatro, il Teatro romano e il Teatro Filarmonico: «Oggi è un giorno triste, perdiamo una Divina, una vera artista, una stella come poche nella nostra Storia. – dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia – Vogliamo omaggiare Carla Fracci ricordando una delle più fedeli e belle collaborazioni con questo grande Teatro, sempre all’insegna della perfezione. Con tutti i lavoratori dell’Arena di Verona voglio esprimere la nostra vicinanza al marito Beppe Menegatti e al figlio Francesco».

Carla Fracci ha intessuto con l’Arena di Verona un rapporto costante e privilegiato lungo cinquant’anni, in una carriera d’eccellenza in spettacoli memorabili, condividendo il palcoscenico con artisti di massimo livello quali Luciana Novaro, Mario Pistoni, Micha van Hoecke, James Urbain, Rudolf Nureyev, Oriella Dorella, Ekaterina Maksimova, Lawrence Rhodes, Vladimir Vassiliev, Luciana Savignano, Gheorghe Iancu, Giuseppe Picone, Roberto Bolle. Dal 1954 al 2002 ha portato, spesso per la prima volta in assoluto, tutti i più grandi titoli della danza classica nel grande anfiteatro veronese, con le compagnie di balletto più importanti al mondo, e quindi con il Corpo di Ballo areniano, di cui è stata Direttrice dal 1996 al 1997. Spesso diretta da Beppe Menegatti, regista e compagno di vita, si è esibita sulle coreografie di Béjart, Fokine, Ivanov, Balanchine, Massine, MacMillan, Cranko, Martinez, Gai, Dell’Ara, Bouy, e molti altri. Con i complessi artistici areniani ha interpretato diverse prime assolute di nuove creazioni contemporanee; nel 1990 ha reso omaggio alla nascita dell’Opera nelle sale dove nacque Orfeo, nella memorabile trasferta al Palazzo Ducale di Mantova. Nel 2002, per il suo spettacolo inaugurale, Franco Zeffirelli creò appositamente per lei il personaggio di Akmen, narratrice silenziosa ed elegante delle vicende di Aida.

Grande «commozione» per la scomparsa di Carla Fracci è stata espressa anche dal Teatro alla Scala di Milano in questo ore, sottolineando che «il teatro, la città, la danza, perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo». Parole che fanno eco a quelle del ministro della Cultura Dario Franceschini, il quale ha commentato così la triste notizia: «La più grande. Divina ed eterna. Piena d'amore per la danza, di nuovi progetti, di idee per tutta la vita, con l'entusiasmo di una ventenne. L'Italia della cultura ti sarà sempre grata, immensa». 

Anche l'ex sindaco scaligero Flavio Tosi ha voluto ricordare con commozione la grande stella della danza: «Oggi se n'è andata una delle più grandi ballerine di sempre. Carla Fracci è stata un'artista incommensurabile, gigantesca, sublime. Un'icona mondiale. Da sempre molto legata alla città di Verona. Carla Fracci è stata grazia, levità, carisma, luce. L'Italia oggi perde molto e anche la mia città. Carla Fracci infatti è stata importantissima per l'Arena di Verona, uno dei suoi luoghi artistici del cuore. La ricordo commosso».

CARLA FRACCI E L’ARENA DI VERONA

Gli spettacoli all’Arena di Verona, al Teatro Filarmonico e al Teatro romano:

  • 1954 – Il Lago dei cigni / Il Fiume innamorato
  • 1954, 1982 – Il Lago dei cigni
  • 1970, 1974, 1985, 1990 – Giselle
  • 1971, 1991 – Romeo e Giulietta
  • 1972 – Coppelia
  • 1973 – Cenerentola
  • 1976, 1979 – Lo Schiaccianoci
  • 1977 – Bolero / Concerto lirico-sinfonico / Serata a tre
  • 1978 – La Bella addormentata
  • 1980 – Parata di stelle internazionali del balletto
  • 1983, 1984 – Excelsior
  • 1986 – Questa è l’Arena, qui è nata Maria Callas / Parata di stelle internazionali della danza
  • 1989 – La Strada
  • 1990 – Orfeo
  • 1995 – Carmen / Sogno di una notte di mezza estate
  • 1996 – Antonio e Cleopatra / Stravinskyana / Gala romantico
  • 1997 – Macebth / La Signorina maestra e il teppista
  • 1999 – Concerto di Gala per Katia Ricciarelli
  • 2002 – Aida

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