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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Morfina a un neonato, infermiera a processo solo per lesioni aggravate

Anche la Corte d'Appello di Venezia ha confermato che Federica Vecchini è estranea all'accusa di cessione di sostanze stupefacenti per l'episodio avvenuto all'ospedale di Borgo Roma nel 2017

Cessione di sostanze stupefacenti e lesioni aggravate. Dall'agosto 2017 sono queste le accuse mosse contro l'infermiera veronese Federica Vecchini. La donna, 46enne di Nogara, nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2017 avrebbe somministrato morfina ad un neonato per calmarlo nel reparto di neonatologia dell'ospedale di Borgo Roma.
Ma solo per un'accusa sarà processata. Nel luglio dell'anno scorso, infatti, era venuto meno il reato di cessione di sostanze stupefacenti. Una decisione che è stata appellata e ieri, 4 marzo, è arrivata la conferma anche dalla Corte d'Appello di Venezia. La sentenza è stata riportata da TgVerona e ribadisce che l'infermiera è estranea a questa accusa. Resta comunque in piedi l'altro capo d'imputazione, quello delle lesioni aggravate.

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