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Cronaca Monteforte d'Alpone / Piazza Silvio Venturi

Monteforte, i profughi chiedono di lavorare: via ai lavori socialmente utili

Hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di rendere quanto possibile alla società che li ha accolti, così grazie all'accordo tra Comune, Prefettura e cooperative, hanno potuto mettersi all'opera dal 26 settembre

Hanno chiesto loro di potersi mettere al servizio della società che li ha accolti, impiegando il loro tempo in lavori socialmente utili. Così alcuni profughi di origine africana, ospitati nel comune di Monteforte d'Alpone, si sono già messi al lavoro.
I richiedenti protezione internazionale sono alloggiati in due diversi punti: nella frazione di Brognoligo sotto la gestione della cooperativa San Francesco di San Bonifacio e nel capoluogo sono affidati alla cooperativa Virtus di Verona.
L'iniziativa è stata resa possibile grazie ai due Protocolli d’Intesa siglati tra sindaco di Monteforte, Prefettura di Verona e le due cooperative: già da lunedì 26 settembre quindi, gli immigrati si sono messi all'opera. Ogni individuo può dedicarsi alla pulizia del territorio comunale e ad altre attività che vengono determinate di volta in volta, fino ad un massimo di 20 ore alla settimana e l'adesione a questa tipologia di lavori da parte dei profughi è libera, volontaria e gratuita.

Con questo esperimento - spiega il sindaco di Monteforte, Gabriele Marini - si vuole passare da una fase passiva in cui il Comune non gioca alcun ruolo ad una fase attiva e propositiva; il coinvolgimento di questi soggetti rappresenta un concreto riconoscimento della loro dignità. 

A Pescantina invece, per la serata del 27 settembre, un corteo organizzato dal comitato "Verona ai Veronesi", partirà alle 20.30 da piazza degli Alpini e percorrerà le vie del paese per protestare contro il business dell'accoglienza. Dallo stesso Comune però, è nata una sottoscrizione sul web da parte di coloro che sono favorevoli all'accoglienza di quelle persone che fuggono da paesi in guerra o afflitti da malattie e carestie. 

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