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Cronaca

Umilia la moglie e la costringe a sopportare le sue numerose amanti

Per anni avrebbe soggiogato la consorte, insultandola e maltrattandola, arrivando persino a violentarla durante la notte. Per il giudice, però, mancano testimonianze e il caso è rinviato a giudizio

Continuano i casi di abusi sulle donne, sempre più frequenti in provincia: proprio ieri, infatti, l'ennesimo procedimento in aula. Una donna residente nel veronese, dopo tre anni di maltrattamenti, violenze e soprusi ha preso coraggio e ha deciso di rivolgersi alle autorità, raccontando una lunga storia che, a tratti, ha quasi dell'incredibile, tanta era l'arroganza dell'ex marito. Eppure la vicenda appare quanto mai ingarbugliata.

DUE VERSIONI - Stando a quanto racconta l'accusa la donna per due anni sarebbe stata soggiogata con la forza ai voleri del marito, che approfittava di lei, la umiliava apostrofandola in continuazione con epiteti come “ritardata mentale” o “mongola” e, addirittura, le imponeva la presenza delle sue amanti durante le uscite con gli amici, arrivando a lasciare la consorte da sola per andare ad appartarsi con la ragazza di turno. Infine lo stupro: secondo la testimonianza della donna nel 2008 l'uomo sarebbe addirittura arrivato ad abusare sessualmente di lei. Durante la notte del 20 aprile il marito avrebbe preso la donna con la forza, le avrebbe premuto la testa contro il cuscino arrivando quasi a soffocarla e avrebbe consumato quindi un rapporto completo. La campana della difesa, però, suona diversamente: mancano le testimonianze per avallare il racconto della donna e, in aggiunta, l'uomo aveva querelato la ex moglie per molestie telefoniche. Il giudice ha rinviato il caso a giudizio.

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