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Cronaca Valverde / Via Guglielmo Marconi

Minaccia e maltratta per anni madre e sorella per estorcergli denaro: arrestato

Per anni le due donne hanno sopportato la situazione, attribuendo buona parte dei comportamenti del familiare ai suoi problemi di tossicodipendenza

I.A., italiano del '74, è stato arrestato dai carabinieri di Verona nel pomeriggio del 29 dicembre, con l’accusa di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre e della sorella. Le due sono proprietarie di una pizzeria di Verona e da anni venivano minacciate e insultate dal loro parente che continuava ad estorcergli denaro. Per diverso tempo hanno sopportato la situazione, cercando di essere comprensive con il familiare, attribuendo il suo atteggiamento a problemi di tossicodipendenza. Nell'ultimo periodo però il suo comportamento era ulteriormente peggiorato e diventato ancor più difficile da sostenere: I.A. infatti scappava continuamente dalla comunità, dov'era stato accolto per risovere i suoi problemi di dipendenza, per raggiungere le due in pizzeria. Lì iniziava spesso ad offenderle a gran voce, anche davanti a clienti ed estranei, arrivando ad usare la violenza. Il clima di terrore e paura, che ha fatto temere alle due donne per la loro incolumità e per il futuro della loro stessa attività, le ha portate ad assumere una guardia giurata per proteggersi. Sono state inoltre costrette a cambiare le loro abitudini di vita, poiché vivendo nell’ansia di poter essere raggiunte e picchiate dal 41enne che voleva soldi, non sono più uscite di casa se non per cose strettamente necessarie.

Madre e sorella infine hanno deciso di rivolversi ai carabinieri di Verona per cercare di mettere un freno a questa escalation di paura e soggezione. Così i militari hanno predisposto un servizio in borghese per osservare i movimenti dell’uomo, temendo chela vista degli uomini in uniforme potesse alimentare ulteriormente la sua rabbia. Nel primo pomeriggio di martedì i carabinieri l’hanno visto arrivare ed entrare nella pizzeria, palesemente ubriaco, ed hanno potuto assistere alle grida ingiuriose alla presenza dei clienti che pranzavano. Appena I.A. si è avvicinato a alla sorella, iniziando a strattonarla violentemente, gli uomini dell'Arma sono intervenuti mettendogli le manette ai polsi. 

Durante l’udienza di convalida, gli è stato rubricato anche il reato di estorsione, ed è stato sottoposto alla misura della custodia in carcere.

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