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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Sono passati due mesi dalla morte di Danise e la moglie è senza soldi per vivere

La moglie del primo maresciallo incursore dell'Areonautica Militare Gianluca Danise, deceduto lo scorso dicembre a Borgo Trento, dopo aver sviluppato un tumore a causa dell'uranio impoverito, si rtrova oggi in gravi condizioni economiche

Per scrivere questo pezzo basterebbe una riga, niente di più. Sarebbe sufficiente riportare una domanda, semplice e straziante, quella che si pone ormai da molto tempo la moglie vedova di Gianluca Danise, il primo maresciallo incursore dell'Areonautica Militare deceduto all'Ospedale di Borgo Trento a Verona a causa di un tumore provocatogli dall'uranio impoverito. Danise, tra le numerose missioni svolte, fu anche impegnato a Nassirya il 12 novembre del 2013, dove ricompose i brandelli dilaniati dei colleghi uccisi in un attentato.

La domanda che Stefania Sommella si fa da tempo e alla quale qualcuno dovrà pur rispondere un giorno è la seguente: "Nei palazzi del potere sanno cosa significa stare accanto ad una persona nei momenti più acuti della malattia?". Lasciò il lavoro per stare al fianco del marito veterano, morto di cancro a soli 43 anni, e ora si trova con una bambina di poco più di un anno da crescere e le quotidiane incombenze economiche da affrontare. Di fatto Stefania Sommella dichiara, come riportato da Adnkronos, di non aver più soldi per vivere, tanto da dover ricorrere all'aiuto dei genitori pensionati, mentre la pensione di reversibilità che le spetterebbe dopo la morte del marito due mesi fa, ancora non arriva ed è bloccata da lungaggini burocratiche.

La missione che risultò fatale per Danise fu quella del 2010 nei Balcani, dopodiché la terribile scoperta e il lungo calvario culminato nel decesso lo scorso dicembre. Nel frattempo, mentre il Ministro della Difesa Pinotti tace, a parlare è il Presidente della Commissione d'inchiesta parlamentare sull'uranio impoverito Gian Piero Scanu, il quale ha risposto all'appello straziante di Stefania Sommella, esprimendole la sua solidarietà e garantendo che l'attività d'inchiesta si concluderà non oltre la fine del mese di giugno.

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