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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Michele Croce di Verona Pulita, lettera aperta ai Veronesi: "Tosi come Nerone"

IL tema è sempre quello, l'Arena di Verona e la sua gestione, secondo alcuni positiva, non molti negli ultimi tempi, secondo altri scriteriata. Il presidente di Verona Pulita è voluto intervenire nel merito con una lettera aperta

Una lettera aperta a tutti i suoi concittadini di Verona in merito alla spinosa questione del progetto di copertura dell'arena, più volte ventilato dal sindaco Tosi. A scriverla è stato il Presidente di Verona Pulita, l'avvocato Michele Croce, il quale non usa certo mezzi termini per affrontare il problema, arrivando a parlare di vera e propria "eresia" in merito all'idea di "deturpare un monumento storico per fare budget". Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera aperta scritta da Croce e indirizzata a tutti gli abitanti di Verona:

Cari concittadini, letti con angoscia i recenti interventi del Sindaco di Verona Tosi a riguardo del progetto di copertura dell’Arena, vi scrivo questa lettera aperta per manifestare un sentimento comune condiviso da tante persone che ho incontrato in queste settimane, di Verona ma non solo. L’Arena è l’Arena per la sua bellezza autentica, magica, unica, che abbiamo avuto la fortuna di ereditare dal passato. Deturpare un monumento storico per renderlo più fruibile al pubblico e fare budget è una vera e propria eresia. Ma il punto è che non è questo il problema. Il calo di pubblico non dipende certo dalla pioggia (si tenga presente che nell’estate scorsa, definita piovosa da tutti, non è stato annullato per pioggia neppure uno spettacolo!), ma dalla programmazione che è rimasta praticamente intoccata da circa 30 anni.

La vera modernità sta nel saper rinnovare i programmi e le modalità con cui ‘proporre cultura’. Serve freschezza e serve fare pulizia tra chi ha ‘le mani in pasta’, ma soprattutto è necessaria competenza. Interpellano gli architetti, da ben 7 anni fanno sovrintendere l’Ente da un perito agrario (con tutto il rispetto per la categoria, chiamata ad altre e nobili mansioni), con risultati disastrosi in termini di bilancio e di presenze, anziché rivolgersi a manager che si occupano di cultura! Che assurdità! Dire che per coprire un buco di 30 milioni ne servono altri 14 perché coprire l’Arena risolverebbe i problemi, pare proprio la proposta di Bertoldo! Le persone vanno all’Arena per provare emozioni. La Bellezza genera emozioni ed in Italia siamo circondati da un patrimonio inestimabile di Bellezza, da tutti i punti vista, ma abbiamo una società che genera cecità. Bisogna ridare la vista al pubblico, non coprire l’Arena! Quindi: nuove opere, nuovi allestimenti, diversificazione delle proposte, cambiare il repertorio (aggiungere il musical), creare un sistema di diffusione audiovisiva altamente tecnologico, fare spettacoli il pomeriggio o la domenica mattina coinvolgendo le scuole, i ragazzi, pensare di fruire di tutto lo spazio interno dell’Arena, non solo il palco. In sostanza, ripensare il ‘soggetto Arena’. Continuare a malgestirla, magari coprendola con un tetto, ricorda tanto le gesta dell’imperatore romano Nerone, disposto a tutto, anche di incendiare la capitale dell’Impero Roma, pur di rimanere nella storia ricostruendo la propria maestosa residenza. Non permettiamo che ciò accada a Verona. Verona e l’Arena sono già nella storia dell’umanità, senza necessità di idee balorde in capo ad uomini senza scrupoli.

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