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Cronaca Strada la Rizza

Massaggi hot e sfruttamento: centro chiuso e 2 persone denunciate

Le indagini della Squadra Mobile di Verona hanno permesso di scoprire l'attività che si celava dietro il Centro Benessere Laguna Blu, dove lavorano cinque ragazze di origine cinese tra i 30 e 45 anni

Un centro benessere a luci rosse è stato individuato e messo sotto sequestro dalla Polizia di Stato, nell'ambito di un'operazione che ha coinvolto diverse questure italiane e volta al contrasto dello sfruttamento della manodopera, soprattutto straniera, dal momento che spesso risulta essere quella con meno potere contrattuale. 
A far sospettare gli uomini della Squadra Mobile che dietro la facciata del Centro Benessere Luna Blu, situato in strada La Rizza a Verona, si potesse nascondere un'attività dedita alla prostituzione, sono stati alcuni annunci presenti sul web e piuttosto espliciti, dove ragazze in pose sensuali invitavano gli internauti a farsi fare un massaggio

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Sono scattati così i controlli da parte della Polizia, che dopo aver tenuto sotto controllo l'esercizio hanno fermato ed intervistato una decina dei sui clienti, tra i quali figurano anche alcune donne. Tutti hanno confermato di aver richiesto, o ricevuto la proposta, di un massaggio di tipo sessuale, per il quale la tariffa andava dai 50 ai 150 euro, in base anche all'età dell'avventore. Una volta intervenute ed aver ottenuto il sequestro preventivo il 16 maggio, le forze dell'ordine hanno scoperto che nel centro lavoravano 5 ragazze di origine cinese tra i 30 e i 45 anni, tutte regolari sul territorio italiano. 

Una di queste lavoratrici ha offerto la propria collaborazione alla Squadra Mobile, raccontando come funzionavano le cose all'interno del centro. Le cinque colleghe coprivano un orario che andava dalle 9 del mattino a mezzanotte e restavano al massimo in tre contemporaneamente in negozio. In media ricevevano una quarantina di clienti al giorno, per massaggi anche canonici, per i quali veniva emessa regolare fattura. Tutto il denaro veniva messo in una cassetta che i due proprietari, che si sono alternati dal 2016 ad oggi, svuotavano ogn 7/10 giorni. 

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E proprio questi due sono stati denunciati dalla Squadra Mobile per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Si tratta di L.F., 46enne di orgini cinesi, il cui posto è stato preso nel novembre del 2017 da Y.F., donna di 47 anni, anche lei proveniente dalla Cina. Entrambi risultano essere attualmente irreperibili e nel mirino dell'ispettorato del lavoto, in quanto i contratti siglati con le ragazze del centro non prevedevano l'orario di lavoro effettivamente poi svolto. 

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