In coda per le mascherine, lettera di scuse dell'Ordine dei medici: «Abbiamo sbagliato»
«Ci scusiamo con le Colleghe e i Colleghi costretti ad una lunga e per molti inutile attesa», scrive l'Ordine dei Medici di Verona in una lettera di scuse ufficiali e poi aggiunge: «D'altra parte, quanto accaduto ieri ha confermato la carenza di Dispositivi di protezione individuale»
«Da martedì 12 maggio Medici e Odontoiatri potranno ritirare alcune mascherine FFP2 ricevute dalla Protezione civile tramite la FNOMCeO. Al link allegato si possono consultare i dettagli della distribuzione, che avverrà presso la sala Fazzini (entrata da via Giberti)». Così l'Ordine dei medici di Verona dava l'annuncio ufficiale della distribuzione di mascherine ai suoi iscritti in una nota datata 6 maggio. Parole che rilette oggi, alla luce di quanto avvenuto ieri nei pressi della sede dell'Ordine di Verona, con la coda infinita di medici ed odontoiatri in paziente attesa durante l'intera mattinata, si rivelano sicuramente un po' beffarde.
Qualcosa è infatti andato storto, e le lamentele non sono mancate. Anche perché per molti l'attesa durata persino delle ore intere, si è poi rivelata del tutto inutile: «Si informa che le mascherine sono esaurite. Non ne verranno consegnate altre», così si leggeva infatti sul sito ufficiale dell'Ordine dei Medici di Verona in un messaggio comparso nel pomeriggio di ieri.
Il messaggio apparso sul sito dell'Ordine dei medici di Verona
Sicuramente meno sintetica è poi stata invece la lettera di scuse che lo stesso Ordine dei Medici di Verona ha voluto indirizzare ai suoi scritti. La missiva, datata mercoledì 13 maggio, cioè oggi, è firmata dal presidente OMCeO Carlo Rugiu e dalla presidente CAO Elena Boscagin. Così si legge nella lettera:
«Care Colleghe e cari Colleghi,
La lunga coda che si è formata ieri all'esterno del nostro Ordine è stata dovuta ad una cattiva organizzazione da parte nostra; abbiamo sbagliato sottovalutando l'afflusso, e per questo ci scusiamo con le Colleghe e i Colleghi costretti ad una lunga, per molti inutile, attesa.
D'altra parte, quanto accaduto ieri ha confermato la carenza di DPI, un problema al quale gli Ordini provinciali hanno cercato di far fronte grazie ad un modesto quantitativo di mascherine ricevute dalla FNOMCeO, anche se questo è un compito che spetta ad altre istituzioni. Se in futuro arriveranno altre mascherine, certamente ci organizzeremo in altro modo, onde evitarvi i disagi patiti ieri.
Cordiali saluti
Carlo Rugiu - Presidente OMCeO
Elena Boscagin - Presidente CAO».