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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Il giro d'Europa in 10 giorni. Volo in ultraleggero di 6mila Km per un veronese

Una vera e propria impresa, o se si vuole una vacanza molto particolare, quella compiuta da Marco Costa e dal suo compagno di viaggio, a bordo di un ultraleggero sorvolando ben 15 nazioni europee

Un volo a bassa quota lungo complessivamente 6mila chilometri nell'arco di 10 giorni: è stata questa l'impresa tentata e riuscita dal veronese Marco Costa, di 49 anni e che da 15 è pilota d'aerei di linea. Ma un volo così sono davvero in pochi ad averlo fatto, sorvolando ben 15 nazioni con un ultraleggero. Dall'Italia alla Svezia, passando per Polonia, Ungheria, Slovenia, Finlandia, Germania, Olanda, Francia e altri stai ancora. Una vera e propria impresa, una vacanza particolare fatta in compagnia di un allievo (Marco Costa è anche direttore della scuola dell'aeroclub di Boscomantico) sul veivolo Pioneer 400 monomotore.

L'idea di partenza prevedeva di raggiungere un altro aeroclub con sede a Stoccolma, senza tante altre indicazioni, poichè volando a bassa quota non è possibile fare troppi calcoli, ma è necessario soprattutto di volta in volta confrontarsi e adeguarsi alle situazioni, specie climatiche, che s'incontrano. Come riferito dall'Arena, è lo stesso pilota a raccontarlo: "A Stoccolma non credevano saremmo riusciti ad arrivare dall'Italia. Un giro così lungo e così a nord non è usuale. Un volo a bassa quota così non l'ho mai fatto. L'aereo di linea è tutt'altra cosa e tutto è organizzato da altri. Qui devi pianificare il volo, chiedere man mano i permessi di sorvolo e atterraggio. E poi rifare i piani perché, alla fine, è il meteo che decide tutto".

Tra le cose da ricordare di questo viaggio per Marco Costa, ci sono sicuramente i tanti nuovi incontri che lungo il tragitto i due compagni d'avventura si sono trovati a fare. In tutti i paesi dove hanno fatto scalo, ad accoglierli molti appassionati di volo, o magari semplici cittadini locai che una volta informati dell'impresa che stavano compiendo, dimostravano loro grande solidarietà. A raccontarlo, così come riportato dall'Arena, è sempre Marco Costa: "Negli aeroporti ti accolgono. Ci si aiuta. A Eslov, paese in Svezia, l'unico hotel era chiuso. Saputo chi eravamo, di notte un pizzaiolo macedone, a fine turno, ci ha accompagnato in macchina fino al paese vicino". 

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