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Cronaca Borgo Roma / Viale del Piave

Nuovo nubifragio nel territorio veronese, l'annuncio di Zaia: «Anche questi danni saranno inseriti nello stato di emergenza»

«Sono numerosi gli alberi abbattuti, i danni alle coltivazioni, gli allagamenti e i danneggiamenti a tetti e coperture», ha sottolineato il presidente del Veneto

«Questa notte il maltempo è tornato a colpire il Veneto, con alcuni danni registrati nelle province di Vicenza e Treviso. Ma è soprattutto nel territorio di Verona che si sono concentrati gli effetti dei forti venti, della tanta pioggia e di alcune scariche di grandine». A dirlo è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dopo le forti manifestazioni metereologiche che hanno interessato il Veneto nella nottata tra sabato 29 e domenica 30 luglio.

Maltempo a Verona nella notte tra il 29 e 30 luglio 2023

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Lo stesso governatore Luca Zaia ha quindi aggiunto: «Sono numerosi gli alberi abbattuti, i danni alle coltivazioni, gli allagamenti e i danneggiamenti a tetti e coperture. Lo "Stato di Emergenza" regionale sarà esteso ai territori colpiti. - ha garantito il presidente del Veneto - I rilievi dei danni saranno inseriti nelle relazioni inviate a Roma per le richieste dello "Stato di Emergenza Nazionale" e lo "stato di calamità" per il settore agricolo. Ringrazio tutti i soccorritori e i tecnici impegnati in questo weekend ed esprimo la mia vicinanza a chi ha dovuto, nell’arco di poche giornate, affrontare nuovamente il maltempo».

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In base a quanto viene riportato in una nota della Regione Veneto, si registrano oltre cento richieste d’intervento ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile. I Comuni maggiormente interessati, aggiunge la nota della Regione che però precisa come il censimento sia tuttora in corso, sono al momento Verona, Negrar, Sona, Bussolengo, Sommacampagna, Pescantina, San Pietro in Cariano, Brendola, Arcugnano, Altavilla vicentina, Longare, Vicenza, Nando, Montegalda, Montegaldella, Grisignano.

Bigon: «Percorsi chiari e tempi certi»

Nel frattempo, dal Pd Verona ricordano che la prima stima dei danni da parte della Regione ammontava a 100 milioni di euro, ma nel Veronese l’entità dei danni sarebbe «almeno del doppio», solo a Peschiera del Garda, evidenziano ancora dal Pd, «ci sarebbero 10 mila cittadini colpiti». In merito la consigliera regionale dem Anna Maria Bigon ha commentato: «Posto che i cittadini veronesi e veneti non attenderanno certo i tempi lunghi della Regione per rimettersi in piedi, è necessario evitare che il dramma si trasformi nell'ennesima passerella politica di promesse mancate. Come Pd chiediamo quindi alla Regione Veneto percorsi chiari e tempi certi».

La stessa esponente del Pd veronese ha quindi aggiunto: «Chiediamo inoltre che vengano progettate e attuate le misure di transizione ecologica utili ad affrontare i nuovi scenari meteorologici inclini a fenomeni violenti e distruttivi. Diversamente da tanti suoi colleghi di partito o di coalizione, - ha quindi riconosciuto Bigon - Zaia non può essere tacciato di negazionismo climatico, ma la politica della sua giunta continua ad essere pervicacemente contraria ai principi della transizione ecologica».

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