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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Scuole chiuse per maltempo in mezza provincia. E apertura anticipata per Galleria Adige-Garda

Compreso il capoluogo sono 58 i comuni veronesi con scuole chiuse venerdì. E snellite le procedure di apertura dello scolmatore che scarica l'acqua del fiume nel lago

Domani, 3 novembre, tutte le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse a Verona e in alcuni comuni della provincia. Inoltre, la Galleria Adige-Garda potrebbe essere riaperta per abbassare il livello del fiume e salvaguardare la città.

Le autorità locali e regionali non intendono sottovalutare la seconda ondata di maltempo arrivata in questa settimana nel Nordest. La Regione Veneto ha attivato l'unità di crisi ed il presidente Luca Zaia aveva anticipato che tra gli interventi da tenere in considerazione c'era anche la possibilità di chiudere le scuole per la giornata di domani. Chiusura che nel pomeriggio è stata decisa per tanti comuni veneti, tra cui più della metà dei comuni veronesi.
Domani, infatti, le scuole saranno chiuse a Verona, ma anche ad Arcole, Cazzano di Tramigna, Montecchia di Crosara, Monteforte d'Alpone, Roncà, San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Soave, Vestenanova, Affi, Badia Calavena, Bardolino, Belfiore, Bosco Chiesanuova, Brentino Belluno, Brenzone sul Garda, Bussolengo, Caldiero, Caprino Veronese, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Cerro Veronese, Colognola ai Colli, Costermano sul Garda, Dolcè, Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Garda, Grezzana, Illasi, Lavagno, Lazise, Malcesine, Marano di Valpolicella, Mezzane di Sotto, Negrar, Pastrengo, Pescantina, Peschiera del Garda, Rivoli Veronese, Ronco all'Adige, Roverè Veronese, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline, San Pietro in Cariano, San Zeno di Montagna, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Sant'Anna d'Alfaedo, Selva di Progno, Sommacampagna, Sona, Torri del Benaco, Tregnago, Valeggio sul Mincio, Velo Veronese e Zevio.
Nel capoluogo, la decisione è stata formalizzata dal sindaco Damiano Tommasi, che oggi ha firmato l'ordinanza. «La situazione di criticità in atto per rischio idrogeologico che vede Verona in zona di allerta rossa impone l'adozione di misure straordinarie a tutela della pubblica incolumità e a salvaguardia dei cittadini», hanno spiegato dal Comune di Verona, dove l'andamento degli eventi meteorologici è sotto stretta sorveglianza da parte del centro operativo comunale e della centrale operativa del comando di polizia locale di Verona anche attraverso le oltre 300 telecamere di videosorveglianza cittadina.

E se le scuole, dai nidi alle università, domani saranno chiuse, c'è qualcos'altro che invece potrebbe essere riaperto. È la Galleria Adige-Garda, ovvero lo scolmatore che scarica nel lago l'acqua del fiume in caso di necessità. Caso che si è verificato martedì scorso, quando però la galleria è stata aperta in ritardo. «Quanto accaduto non si deve ripetere», ha dichiarato a TrentoToday il vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento Mario Tonina, nell'annunciare l'accordo di deroga trovato oggi tra tutte le realtà coinvolte nella convenzione per l'uso dell’opera. «Di fronte a questa seconda ondata di maltempo che sta interessando il Nordest, si è condivisa un'apertura anticipata della galleria rispetto alla quota di cinque metri di altezza dell’Adige al ponte di San Lorenzo a Trento - ha spiegato Tonina - L’obiettivo è di garantire la sicurezza degli abitati e in particolare della città di Verona, anche a causa della presenza di ponteggi al Ponte Nuovo del capoluogo scaligero, che sono stati danneggiati nella serata del 31 ottobre».
Procedure dunque più snelle e veloci per l'apertura della Galleria Adige-Garda, che potrebbe ripetersi domani al raggiungimento della quota limite del fiume. Raggiungimento che farà scattare l'apertura senza ulteriori passaggi autorizzativi.

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