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Maltempo a Verona, vertice in Comune per potenziare il piano di emergenza tra prevenzione e nuovi interventi

Riunite le forze dell’amministrazione comunale e delle società partecipate con la messa a punto del piano d’intervento in caso di violenti eventi meteorologici: reperibilità di persone e mezzi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, azioni in sincrono e prevenzione

Si è tenuto a Verona, nel primo pomeriggio di martedì 1 agosto, un vertice sulle operazioni e sull’ottimizzazione delle modalità d’intervento in caso di violenti fenomeni meteorologici. Un tavolo che, a quanto si apprende, è stato indetto dall’assessora Stefania Zivelonghi con delega alla Protezione civile, a seguito delle forti ondate di maltempo degli ultimi giorni, che hanno danneggiato patrimonio pubblico, privato e attività produttive.

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All’incontro sono stati convocati l’assessore alle strade e Giardini Federico Benini, il comandante della polizia locale Luigi Altamura, in qualità di dirigente della Protezione civile, i direttori generali e i dirigenti di Acque Veronesi, Amia e Agsm-Aim/V-Reti. Per il Comune erano inoltre presenti i funzionari della direzione Ambiente e transizione ecologica, della direzione Utenze e approvvigionamento beni e della direzione Mobilità e traffico, oltre al direttore generale Giuseppe Baratta. «Partendo dalla efficace gestione degli eventi di domenica scorsa, - spiega una nota del Comune - la riunione ha voluto focalizzare i punti di miglioramento della macchina organizzativa, per essere sempre pronti a garantire reperibilità di persone e mezzi per interventi immediati, coordinare le azioni in sincrono e prevenire eventuali danni con interventi strutturali che siano mirati, strategici e lungimiranti».

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La consapevolezza di eventi che si preannunciano più frequenti che in passato, di maggiore intensità e differenziati nei rischi, precisa ulteriormente la nota di Palazzo Barbieri, inducono infatti a «individuare tempestivamente gli aspetti migliorativi che si possono mettere in campo». Ciò anche in considerazione del fatto che, sottolinea ancora la stessa nota di Palazzo Barbieri, il Piano di Emergenza del Comune di Verona «è ampiamente superato in quanto fermo al 2010 e non comprensivo delle variazioni nel frattempo intervenute sul territorio, nelle innovazioni tecnologiche delle apparecchiature e nelle mutate condizioni climatiche».

In merito è intervenuta direttamente l’assessora Zivelonghi: «Partendo dagli eventi vissuti il 24 e 25 luglio e, in particolare, il 30 luglio, abbiamo analizzato quanto accaduto per proiettarci in un’ottica di miglioramento. Come ogni realtà organizzata, l’obiettivo dell’amministrazione comunale e delle società partecipate direttamente coinvolte è esaminare quanto accaduto, valutare i punti di forza e di debolezza e operare in direzione di un potenziamento della risposta di tutti per fronteggiare l’emergenza. Abbiamo avuto modo oggi di apprezzare la collaborazione di tutti in tale direzione».

Presente nella circostanza anche l’assessore Federico Benini che ha dichiarato: «Già da un mese abbiamo iniziato a fare attività di prevenzione con la pulizia delle caditoie a cura di Amia. Un’operazione importante che può salvare un intero quartiere. La pulizia fatta l’anno scorso nel quartiere di Veronetta ha mostrato quest’anno i suoi frutti, con la risposta positiva alle piogge più importanti. Nel giro di tre anni - ha sottolineato ancora Benini - avremo pulito tutte le 65.000 caditoie della città. Altro tema importante per la prevenzione è il censimento del verde, previsto a partire da gennaio 2024, che ci darà un aiuto importante riguardo all’analisi delle piante a rischio caduta o che possono diventare potenzialmente pericolose a seguito di eventi meteorologici avversi».

«Come Acque Veronesi stiamo lavorando a progetti importanti che guardano a un orizzonte di lungo periodo - ha quindi spiegato il direttore Silvio Peroni - per risolvere problemi strutturali in alcuni punti della città che si allagano con frequenza. Contestualmente diamo supporto all’amministrazione e ad Amia col nostro servizio di reperibilità al fine di evitare che, nel momento di un ipotetico allagamento, ci siano altri disagi. Stiamo anche lavorando in maniera preventiva alla pulizia delle caditoie e delle condotte che collegano le caditoie alle fognature». Ennio Cozzolotto, direttore Amia, ha poi annunciato ufficialmente «l’impegno del gruppo a potenziare il servizio di reperibilità, implementando ai mezzi che vengono già mandati in caso di emergenza anche due ulteriori autospurghi, quattro autocarri dotati di caricamento con benna a polipo e aggiungendo otto squadre di giardinieri per intervenire in caso di rimozione di alberi abbattuti o di rami sui cavi elettrici».

Stefano Quaglino, consigliere delegato Agsm-Aim, ha infine ricordato «la presenza di una centrale operativa, che lavora 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, dedicata agli interventi sulle reti elettriche e sulle reti gas». Lo stesso Quaglino ha quindi aggiunto: «In particolare, negli ultimi tempi, viste le particolari previsioni meteorologiche, sono state potenziate le squadre di reperibilità e oggi possiamo contare complessivamente su una trentina di persone che riescono a intervenire in caso di emergenza. Quest’occasione è importante per indirizzare le azioni della nostra squadra non solo alle reti che gestiamo direttamente, ma in funzione delle priorità complessive della città».

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