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Cronaca

Maggioranza in crisi sui tagli al turismo

Critico il presidente della Commissione. Perplessit anche tra i negozianti

Le previsioni del bilancio 2010 penalizzano molti settori, primo fra tutti la cultura. Complice lo scomodo Patto di Stabilità dei Comuni, in due anni i finanziamenti alla cultura sono calati di un terzo, passando dai 3 milioni e 222mila euro del 2008 ai 2 milioni e 85mila previsti per il prossimo anno. Con ripercussioni negative per albergatori e commercianti.

“Non posso non rammaricarmi per questi tagli alla cultura – dice Giampaolo Beschin, presidente della seconda Commissione, Udc -. Si dimentica che ogni euro investito nella cultura ne fa guadagnare 6 tra indotti diretti e indiretti, ci guadagnano tutti. La cultura dovrebbe essere il traino del turismo. Siamo la quarta città della cultura italiana, ma ce lo stiamo dimenticando”.

La situazione è preoccupante – fa sapere il presidente del consiglio di zona della Prima Circoscrizione di Confcommercio Bepino Olivieri - ma la priorità rimane la salvaguardia della stagione lirica. Con il Patto di Stabilità il Comune ha le mani legate, siamo costretti a rivolgerci ad altri enti importanti come la Regione e la Camera di Commercio. La preoccupazione maggiore ce l’hanno gli albergatori: quest’anno la percentuale di occupazione è stata inferiore al 50%, e non ci sono troppe garanzie per l’anno prossimo”.

“Una proporzione 1 a 6 mi sembra esagerata, ma rende l’idea – ha detto il presidente della sezione turismo di Confocommercio Sergio Cucini -. Occorre puntare oltre che sul turismo, anche su eventi di portata mediatica e promozionale nazionale che offrono visibilità”.

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