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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il blues perde uno dei suoi più grandi chitarristi. È morto Rudy Rotta

A 18 anni si era trasferito a Verona dove ha mosso i suoi primi passi e dove l'anno scorso è stato premiato "per aver ispirato con il suo blues intere generazioni di musicisti"

Quanto suona diverso adesso il titolo del suo ultimo cd "Volo sul mondo", adesso che Rudy Rotta è volato dal mondo. Dopo una lunga malattia è morto ieri, 3 luglio, a due settimane dall'inizio di un tour che sarebbe dovuto partire da Cavaion Veronese.

Rudy Rotta all'anagrafe risulta nato a Villadossola nel 1950, è cresciuto a Lucerna dove la sua famiglia si era trasferita, ma aveva scelto Verona come sua città all'età di 18. Nel capoluogo scaligero aveva mosso i suoi primi passi nel mondo della musica e sempre a Verona era stato premiato l'anno scorso con una targa. La motivazione recita "per aver ispirato con il suo blues intere generazioni di musicisti". Ed è proprio quello che ha fatto suonando la chitarra nei più importanti palcoscenici del mondo.

Chitarrista, cantante, compositore, uno dei più grandi bluesman italiani e probabilmente anche anche europei, ha diviso il palco con i più illustri esponenti del blues a livello internazione senza sfigurare ed entrando di diritto nell'olimpio di questo genere musicale, come testimoniano gli inviti ai festival più importanti degli Stati Uniti e d'Europa.

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