Lutto nel cinema, è morto Gastone Moschin. Era veronese di nascita

Era nato a San Giovanni Lupatoto l'8 giugno 1929 l'attore Gastone Moschin, morto ieri 4 settembre all'ospedale di Terni dove da qualche giorno era ricoverato. Viveva vicino Terni, a Capitone e in Umbria si era ritirato dagli anni '90. Anche se ritirato non è il termine più corretto, perché anche negli anni 2000, dopo le sue ultime apparizioni al cinema e in tv, aveva continuato a lavorare in teatro, insegnando recitazione e allestendo opere.

Gastone Moschin era nato proprio come attore teatrale negli anni '50, collaborando con diverse compagnie e fondandone una propria nel 1983. La sua carriera di attore cinematografico parte nel 1955 con il film La rivale, mentre in televisione lavora in numerosi sceneggiati a partire dal 1960. Sono stati questi i primi passi di una carriera lunghissima, in cui ha interpretato un centinaio di personaggi.

La qualità che tutti hanno riconosciuto a Moschin è l'essere stato un attore poliedrico, capace di risultare credibile sia in ruoli comici che in quelli drammatici. Tra le commedie da lui interpretate spicca la trilogia di Amici miei, in cui ha dato corpo al personaggio all'architetto Rambaldo Melandri, il più romantico del gruppo. E proprio del gruppo di attori di Amici miei, Moschin era l'ultimo rimasto in vita. Ma Moschin ha interpretato anche il ruolo di Ugo Piazza in Milano calibro 9 uno dei film più celebri del genere poliziottesco. Ma forse il ruolo più prestigioso a livello internazionale è stato quello di Don Fanucci, l'uomo che andava a riscuotere il pizzo nel film di Coppola Il padrino - Parte II.

Due i premi vinti da Gastone Moschin, oltre quello alla carriera. Due nastri d'argento come miglior attore non protagonista nel 1967 per Signore & signori e nel 1986 per Amici miei atto III.