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Cronaca

Louvre in Gran Guardia, il Comune ci riprova

Presentata la rassegna su Corot. la prima iniziativa dopo il flop Goldin

Le opere del Louvre in Gran Guardia atto secondo. Il Comune prova nuovamente ad instaurare un rapporto di collaborazione con il più famoso museo del mondo dopo il fallimentare progetto del trevigiano Marco Goldin, naufragato l’anno scorso tra le polemiche.

Il nuovo accordo, che sarà pluriennale, vede come prima tappa l’allestimento, sempre in Gran Guardia, della mostra “Corot e l’Arte Moderna. Souvenirs et Impressions”, visitabile dal 27 novembre al 7 marzo. L’evento è legato, come spiega il nome stesso della mostra, alla figura di Jean- Baptiste Camille Corot, pittore francese in attività fino alla morte, avvenuta nel 1875, e considerato “l’ultimo dei classici ed il primo dei moderni”.

Corot era un artista che amava rappresentare soprattutto la natura en plain air, creando universi poetici ed invenzioni plastiche. A fare gli onori di casa, durante la presentazione avvenuta questa mattina in Sala Arazzi, è stato il sindaco Flavio Tosi, affiancato dall’assessore alla Cultura Erminia Perbellini, dalla direttrice del Museo di Castelvecchio Paola Marini e dal capo del Dipartimento di Pittura Musée du Louvre, nonchè curatore dell’esposizione, Vincent Pomerade. Proprio quest’ultimo ha voluto precisare, rispondendo a chi si è lamentato della somigliasse con ad un’altra esposizione di Corot allestita a Reims, che l’avvenimento della Gran Guardia è stato pensato esclusivamente per Verona ed offre maggiori contenuti rispetto alla rassegna d’oltralpe.

Sarà il primo appuntamento, quindi, di una collaborazione pensata a lungo termine e che “porterà benefici a tutti - ha detto Tosi - Sia alla città che al Louvre stesso”. Infatti, l’indotto che ci si aspetta, considerando la stagione e la mancanza del “traino” Arena, è di circa 70 mila visitatori. Sarà la volta buona?

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