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Cronaca Borgo Trento / Piazza Vittorio Veneto

Una lite per una manovra azzardata si conclude a sberle e con una rapina

Gli ha tagliato la strada in piazza Vittorio Veneto ma la sua reazione è stata fin troppo eccessiva, con il 29enne che prima ha preso a calci la portiera dell'auto e poi gli ha sfilato l'orologio dal polso prima di prenderlo a sberle

Il passaggio da un possibile incidente stradale a rapina non è così immediato, eppure nella notte tra mercoledì e giovedì gli uomini della Squadra Volanti scaligera hanno dovuto affrontare proprio questo tipo di situazione, che ha portato all'arresto di D. V. C., dominicano di 29 anni. 
La mezzanotte era passata da qualche minuto, quando un'auto si è immessa in piazza Vittorio Veneto, a Verona, da via Ciro Menotti, calcolando male la tempistica: era in arrivo infatti un altro veicolo, al quale il conducente, un 33enne veronese, avrebbe dovuto dare la precedenza. Secondo quella risulterà poi essere la vittima, l'altra auto avrebbe tenuto un'andatura troppo elevata, ma questo è ancora al vaglio delle forze dell'ordine. Resta il fatto che i due mezzi sono quasi entrati in collisione e che il veronese ha poi proseguito per la sua strada, arrivando a fermarsi al semaforo rosso. Lì il dominicano, che l'aveva seguito, è sceso dal proprio veicolo iniziando a prendere a calci la portiera dell'altro, che è ripartito una volta arrivato il verde per togliersi da quella situazione. La vicenda poi però è proseguita, con il 33enne che è andato avanti per la sua strada, con l'altro alle calcagna fino al distributore di viale Colombo, dove il 29enne si è affiancato mentre l'altro ha abbassato il finestrino, probabilmente per discutere della cosa. Ma di parlare non c'è stato il tempo, visto che D. V. C. non appena ha potuto gli ha rifilato due sberloni per poi sfilargli l'orologio, un Hamilton da 800 euro, e allontanarsi. 
A quel punto è partita la chiamata al 113 da parte del rapinato, che ha descritto la vicenda agli agenti intervenuti sul posto, fornendo targa e modello di auto. Così un'altra pattuglia nel mentre è risalita all'indirizzo del 29enne, dove ha trovato il veicolo indicato, con il motore ancora caldo, sotto la sua casa. I poliziotti allora hanno suonato il campanello di casa, con la moglie che ha aperto la porta, mentre il ragazzo è arrivato qualche istante dopo cercando di negare i fatti. Ma l'orologio trovato in casa sua aveva un particolare indistinguibile: sulla cassa riportava la data del trentesimo compleanno del suo proprietario. 

Arrestato, D. V. C. è stato condotto giovedì mattina in tribunale per la direttissima, duranrte la quale il giudice ha convalidato il suo arresto e fissato l'udienza per il prossimo 21 settembre. 

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