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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Amia scende in campo contro gli sprechi alimentari e propone lezioni di cucina

"Ridai gusto al cibo prima di buttarlo" è lo slogan di questo nuovo progetto, che si propone di insegnare a non buttare gli avanzi di cibo e magari anche ad imparare a cucinare

“Lotta allo spreco di cibo? In Amia già dal 2015 abbiamo adottato il nuovo imperativo in materia di rifiuti alimentari: NON SPRECARE! Quindi più di un anno prima dell’approvazione definitiva della cosiddetta Legge Gadda che scoraggia lo spreco di risorse alimentari e incentiva le donazioni – afferma il Presidente Andrea Miglioranzi - noi di Amia abbiamo dato il via a ‘la.mia scatola del gusto’ (possibilità di portare a casa il cibo avanzato al ristorante) e ‘la.mia spesa felice’ (la spesa al supermercato comprando meno imballaggi, successivamente da smaltire, spendendo anche meno). Continuiamo con il contenimento degli sprechi alimentari anche attraverso questa bellissima iniziativa che ha l’obbiettivo di utilizzare gli scarti e gli avanzi delle preparazioni domestiche per elaborare nuove e gustose ricette".

"Ridai gusto al cibo prima di buttarlo" è lo slogan di questo nuovo progetto, che si propone di insegnare a non buttare gli avanzi di cibo e magari anche ad imparare a cucinare. "La crisi economica in atto, che spinge al risparmio e aiuta a riscoprire le buone pratiche del passato - spiega Miglioranzi - ha contribuito a ristabilire maggiore equilibrio e noi di Amia abbiamo perfezionato la nostra strategia proprio attraverso iniziative come questa. La nostra filosofia è innanzitutto quella di sensibilizzare tutti gli utenti verso condotte alimentari più adeguate, promuovendo tutte le attività finalizzate alla lotta contro lo spreco. Non abituiamoci al superfluo e allo spreco di cibo, ha detto Papa Francesco durante la giornata mondiale dell’ambiente. E noi, senza voler essere semplicistici abbiamo inteso tradurre queste parole in azioni concrete, intervenendo sullo spreco alimentare con il buon senso e con il vecchio modo di intendere la cultura popolare nulla si butta via”.

“Il progetto nasce in collaborazione con il Centro Servizi Formativi Stimmatini – sottolinea il Direttore Maurizio Alfeo - e fa da proseguo alle altre iniziative già intraprese da AMIA con lo scopo di fare un passo in più oltre la raccolta differenziata e promuovere in parallelo l’educazione ad una minore produzione dei rifiuti. Si sono così concretizzate queste lezioni di cucina che saranno offerte a tutti i cittadini. Le lezioni saranno tenute dallo chef Fulvio De Santa perché vogliamo trasformare quanto solitamente considerato a casa uno scarto da buttare in prelibatezze d’alta cucina. Il tutto sarà accompagnato da un vino d’eccellenza offerto dalle Cantine Tommasi, sponsor dell’iniziativa".

Non sarà uno “show cooking” dove le persone guardano le preparazioni ma delle lezioni di cucina vere e proprie ed i partecipanti lavoreranno in prima persona ai fornelli preparando i piatti. Alla fine si cenerà tutti assieme creando anche un momento divertente e conviviale. Per questo ogni lezione avrà un massimo di quindici partecipanti. Le lezioni si terranno presso la sede del Centro Servizi Formativi Stimmatini in Borgo Trento, ogni mercoledì a partire da mercoledì 22 marzo dalle ore 19.00. L’iscrizione sarà possibile on line sul sito di AMIA a partire da venerdì 10 marzo. Verrà fornito tutto il materiale, dal grembiule al cappello da cuoco nonché tutte le ricette da poter ripetere a casa e magari integrare con le nuove cose che si sono imparate.

“Questo progetto in collaborazione con AMIA – afferma il direttore del CSF Stimmatini Samuele Antonio Moretti - ha permesso di lavorare concretamente su un concetto importante: la salvaguardia del nostro ambiente passa anche dalle nostre piccole azioni e abitudini quotidiane. Trasmettere questo concetto a tutti gli allievi del nostro Centro Servizi Formativi Stimmatini e più in generale a tutta la popolazione che verrà a contatto con il progetto, è di fondamentale importanza, perché permetterà di innescare quei circoli virtuosi di buone pratiche che vanno nella direzione della riduzione degli sprechi e di conseguenza della riduzione della produzione di rifiuti. Tutto rientra in questa logica: il modo in cui si andrà a fare la spesa, la produzione di cibi e, grazie ai corsi, la possibilità di riutilizzare ciò che rimane nel frigorifero, attraverso ricette accattivanti. E’ una buona sintesi per creare da adesso le basi di un futuro più sostenibile.”

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