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Cronaca

Le feste non aiutano, negozi in ginocchio

Domani altra giornata clou. Confesercenti: Allarmati per il futuro dei negozi

A vedere il centro storico, ieri, si aveva l’impressione che la crisi fosse solo un ricordo. Ma la realtà invece è una musica diversa, perchè se l’assalto alle bancarelle e ai negozi c’è stato, non c’è stato invece quello alle casse. Mercatini di Natale, quelli di piazza dei Signori e dell’Arsenale, poi le bancarelle di Santa Lucia cariche di dolciumi in piazza Bra, la mostra di Corot in Gran Guardia, i presepi in Arena e se vogliamo possiamo aggiungerci pure la partita dell’Hellas. Conclusione: piazza Bra traboccante di folla, vie del centro intasate, problemi di parcheggio e strade chiuse, come corso Porta Nuova, bloccata al traffico già nel pomeriggio; ma borse e pacchetti regalo, nelle mani dei visitatori, ce n’erano gran pochi.

Una situazione che non piace al presidente della Confesercenti Verona Silvano Meneguzzo: “Tanto passeggio, ma pochi scontrini. In realtà, però, ce l’aspettavamo: da alcuni nostri sondaggi fatti nelle scorse settimane abbiamo capito che la crisi si farà sentire e pesantemente. Spero solo che sia una quiete prima della tempesta. Una tempesta in senso positivo ovviamente: in questi giorni le gente ha cercato l’occasione e domani, ultimo giorno del ponte,dovrebbe decidersi ad acquistare”. Più ottimista il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena: “La tanta gente che si è mossa per le vie del centro ci fa pensare in positivo, ma aspetto di vedere mercoledì i dati di questo ponte. Quest’anno il cittadino ha deciso di fare spese oculate e mirate al risparmio, ma credo riusciremo a pareggiare l'andamento dello scorso anno".

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