Lazise, macella di nascosto i suoi animali e li seppellisce in un campo

I carabinieri di Lazise insieme ai colleghi del nucleo forestale di Costermano, ieri 27 marzo, hanno messo sotto sequestro un'area di circa mille metri quadrati di pertinenza di un'azienda agricola che produce vino e latte a Lazise. Al proprietario dell'azienda, 69enne di Ponti sul Mincio le cui iniziali sono F.G., si contestano i reati di smaltimento abusivo di carcasse animali e altri rifiuti inquinanti, come plastiche e residui di gomma.

L'indagine è scattata in seguito ad una denuncia sporta proprio dallo stesso titolare dell'azienda. L’uomo si è presentato agli inizi del mese di febbraio dai carabinieri di Lazise per denunciare lo smarrimento di quindici mucche da latte. Data la particolarità della denuncia, i militari hanno assecondato la richiesta dell'uomo e hanno preso tempo per approfondire le reali motivazioni dell'inusuale smarrimento.
Non troppo tempo dopo, il personale dall'Ulss 9 Scaligera ha fatto sapere che F.G. aveva denunciato lo smarrimento per giustificare la sparizione dei capi di bestiame. Il titolare dell’azienda agricola non ha, infatti, l'autorizzazione alla macellazione di animali e per eludere il controllo sanitario sugli animali da parte dell'Ulss avrebbe denunciato lo smarrimento, non sapendo come giustificare in altro modo la mancanza delle bestie.

L'indagine congiunta con il personale della Ulss ha permesso di chiarire il mistero della scomparsa delle mucche. Il titolare dell’azienda avrebbe verosimilmente macellato alcune delle sue bestie mentre altre, a suo dire, sarebbero morte. Lui le ha così sotterrate in una porzione di terra nella sua disponibilità, contravvenendo però ai regolamenti sullo smaltimento delle carcasse di animali.
Al termine delle attività investigative, è scattato il sopralluogo da parte dei militari operanti e degli ispettori sanitari, che hanno rinvenuto i resti di numerosi animali, sotterrati sotto cumuli di letame e terra. Inoltre sono stati rinvenuti anche rifiuti di altro genere come materiali plastici. L'uomo è stato deferito anche per aver dichiarato il falso in denuncia. Verranno ora eseguiti ulteriori accertamenti e comunque l'area sequestrata dovrà essere bonificata.