I primi lavori per la messa in sicurezza di piazza Renato Simoni si stanno concludendo in questa seconda settimana di luglio, anche se la vera e propria riqualificazione dell'area si realizzerà l'anno prossimo. Ciò che appare certo è l'intenzione dell'assessore al decentramento Antonio Lella di rimuovere il porfido e sosituirlo con il cemento, nonostante la posizione centrale della piazza. Tra i tecnici e i cittadini c'è chi è favorevole alla rimozione, chi contrario.

In piazza Renato Simoni transitano molti veicoli, ecco perchè sono stati avviati i lavori per la messa in sicurezza dell'area e per l'asfaltatura. L'intenso traffico è la ragione per cui in molti, compreso l'assessore al decentramento, sarebbero pià propensi all'uso dell'asfalto nell'area. Su L'Arena, Lella ha commentato un documento a favore del porfido: "Ho letto con attenzione il documento che mi ha inviato Espo, l'Ente sviluppo porfido, ma ritengo che questa tipologia di strada non riuscirebbe a reggere il peso di tutto il traffico veicolare anche pesante che la attraversa. Tra l'altro, non siamo in centro storico: piazza Renato Simoni non è corso Cavour". I produttori del settore, tuttavia, sostengono invece che il porfido potrebbe sostenere il carico, se adeguatamente realizzato.

Sulla questione sono intervenuti anche i consiglieri comunali Pd Michele Bertucco ed Elisa La Paglia, che in nota comune dichiarano: "L'intervento di sistemazione del manto stradale in Piazza Renato Simoni tocca un nervo effettivamente scoperto della gestione della città, che riguarda la sua continuità storica e la valorizzazione del suo patrimonio originario. Non c'è dubbio che il porfido rappresenti l'identità stessa di una città romana come Verona, ma una diatriba sterile sull'uso del porfido o dell'asfalto sarebbe davvero tempo perso e fiato sprecato, anche perché nel caso specifico di Piazza Simoni, la presenza del parcheggio e il passaggio dei bus potrebbe effettivamente far propendere per la seconda soluzione. Molto più interessante, secondo noi, se solo ci fosse un assessore alla Cultura in grado di reggere un confronto, sarebbe discutere del rilancio dei simboli della città storica che stanno cadendo a pezzi. Quindi non solo porfido (che viene rattoppato con asfalto anche in strade pedonalizzate come via Roma) ma anche le mura antiche che abbisognano di interventi essendo tenute insieme praticamente dalle radici dei rampicanti. Gli investimenti necessari presuppongono però un'idea di valorizzazione del patrimonio e una capacità di proposta che finora sono completamente mancate all'amministrazione in carica. Il Pd è comunque disponibile ad avviare un confronto su questo perché, come diceva quel celebre programma televisivo, non è mai troppo tardi”.