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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori in nero e norme antiriciclaggio violate: money transfert nei guai

I controlli della Guardia di Finanza hanno permesso di appurare che 9 persone lavoravano senza un regolare contratto e che oltre 800 operazioni "sospette" non erano state segnalate all’Autorità incaricata

I controlli antiriciclaggio della Guardia di Finanza di Verona, svolti nei confronti di un money transfer cittadino, hanno portato alla scoperta di 9 lavoratori in nero e hanno fatto emergere altre numerose violazioni alla normativa valutaria. 
In particolare, le Fiamme Gialle del Comando provinciale scaligero, hanno appurato che tutti i lavoratori erano originari dell’area asiatica meridionale ed erano privi di un regolare contratto di lavoro. Si trattava di 6 donne e 3 uomini di età compresa tra i 20 e i 32 anni, che solitamente utilizzavano le credenziali del titolare, sostituendolo illecitamente nella gestione dell'azienda. La normativa di settore, infatti, non permette l’esercizio dell’attività di money transfer, a soggetti non iscritti in appositi elenchi.

L'analisi della documentazione acquisita, ha permesso ai finanzieri di appurare che le 9 persone hanno lavorato in nero per un totale complessivo di 449 giornate, con tetti di presenza che vanno dagli 11 ai 132 giorni ciascuno. Gli stessi hanno gestito oltre 3 mila operazioni di trasferimento monetario, sottoscrivendo indebitamente altrettante ricevute di pagamento.
La stessa indagine ha permesso alle Fiamme Gialle di constatare anche un caso di somministrazione fraudolenta di lavoro, dal momento che una delle persone impiegate risultava essere socio-lavoratore di una cooperativa di autotrasporti che fa capo ad un parente dello stesso titolare dell’agenzia di money transfer, il quale l’aveva inquadrata all’interno della medesima cooperativa per sfruttare il regime di maggiore favore di cui gode, ma in realtà impiegandola irregolarmente come addetta alle operazioni di trasferimento monetario.

A carico dello stesso money transfer inoltre, sono emerse inoltre gravi violazioni della normativa antiriciclaggio. Avrebbe omesso infatti di segnalare più di 800 operazioni sospette all’Autorità incaricata (l’Unità d’informazione finanziaria della Banca d’Italia - UIF) di acquisire i flussi finanziari e le informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.
I militari della Sezione Riciclaggio del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Verona hanno accertato, tra l’altro, che ben 565 operazioni di trasferimento di denaro contante presentavano gli indici di anomalia individuati dalla Banca d’Italia, come possibili azioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo: si tratta di 565 trasferimenti posti in essere a favore dei medesimi mittenti. Mentre ulteriori 256 operazioni, tutte di importo inferiore a mille euro, erano state invece disposte da mittenti diversi, ma tuttavia a favore di uno stesso beneficiario e, quindi, anche in questo caso nell’ambito di una delle casistiche di rischio individuate in precedenza dalla normativa.

Nei 18 mesi di gestione ispezionata, i Finanzieri veronesi hanno accertato che attraverso il money transfer era stato inviato denaro verso un’area asiatica considerata ad alto rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, per un totale di circa 3,6 milioni di euro, senza che questi avesse applicato alcuna misura di identificazione rigorosa della clientela.

I titolari del money transfer e della cooperativa di autotrasporti sono stati quindi segnalati alla Procura della Repubblica di Verona per le ipotesi di reato di abusivo esercizio dell’attività di agente in attività finanziaria e somministrazione fraudolenta di lavoro. Al primo sono state inoltre inflitte sanzioni amministrative per un importo di oltre 180 mila euro in relazione all’impiego di lavoro in nero, nonché proposte analoghe sanzioni amministrative da un minimo di 30 mila ad un massimo di 300 mila euro per le constatate violazioni in materia antiriciclaggio, che potrebbero portare anche alla revoca dell'abilitazione dell'esercizio. 

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