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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori in nero e irregolari in Italia nel cantiere edile: maxi multa e sospensione dell'attività

A compiere il controllo nella zona di Asiago è stata la guardia di finanza. Lì era all'opera un'azienda della provincia di Verona, il cui proprietario è stato denunciato, così come i 3 dipendenti non a norma

Nei giorni scorsi, durante alcuni servizi di polizia economico-finanziaria e di controllo economico del territorio, anche finalizzati alla verifica del corretto impiego delle risorse del PNRR, i militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Vicenza hanno eseguito alcune verifiche presso un cantiere edile situato nel Comune di Asiago, dove operava un’impresa di costruzioni edili della provincia di Verona.

L'attività svolta dai finanzieri della tenenza di Asiago avrebbe permesso di scoprire 3 lavoratori impiegati "in nero" di nazionalità albanese, tutti sprovvisti del permesso di soggiorno o altro documento idoneo a giustificare la loro presenza all’interno del territorio nazionale.

I dipendenti sono stati quindi denunciati alla procura di Vicenza per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, ai sensi dell’art. 10 bis del Testo Unico dell’Immigrazione. Denunciato all'autorità giudiziaria anche il datore di lavoro che aveva alle proprie dipendenze i citati lavoratori stranieri (extra U.E.), irregolari sul territorio nazionale e privi del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, in violazione dell’art. 22, comma 12 del Testo unico sull'immigrazione. Contestualmente, l’impresa edile è stata segnalata per la responsabilità amministrativa prevista dal Decreto Legislativo n. 231/2001.

In seguito agli accertamenti preliminari di polizia economico-finanziaria, le Fiamme Gialle di Asiago hanno proposto all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza la sospensione dell’attività: richiesta accolta dall'ente, che ha emesso il provvedimento con l’irrogazione di una sanzione pari a 2500 euro. 
Nelle successive attività di controllo amministrativo, volte a riscontrare l’osservanza, nei confronti del personale occupato delle norme di tutela di lavoro, è stata irrogata in capo al datore di lavoro, quale autore della violazione e alla società, quale obbligata in solido, la maxi-sanzione di 12960 euro.

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