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Cronaca San Massimo

Incubo soprattutto per le donne anziane, "ladro professionista" finisce in manette

Grazie a "tattiche collaudate" avrebbe derubato anziani e badanti nei parcheggi dei supermercati, ma anche persone che buttavano la spazzatura, appropriandosi di contanti e carte di credito, che svuotava subito dopo. Dal 2021 percepiva il reddito di cittadinanza

Avrebbe messo a segno numerosi colpi, scegliendo con accuratezza le proprie vittime e utilizzando una serie di "tattiche collaudate", senza preoccuparsi di poter essere visto, anche se all'ultimo secondo, o della possibile, disperata, reazione della persona derubata. 
Il 36enne italiano però, già noto alle forze dell’ordine e già con precedenti condanne per reati contro il patrimonio, alla fine è stato fermato dai carabinieri della stazione di San Massimo, i quali hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare a suo carico emessa dal gip di Verona su richiesta della locale procura della Repubblica, con le accuse di rapina, furto ed indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento. 

Secondo le forze dell'ordine, il 36enne era diventato oramai un vero "ladro professionista" che, grazie ad un metodo collaudato e consolidato, sarebbe riuscito a mettere in fila una lunga serie di furto. L'uomo inoltre non risulta svolgere alcuna attività lavorativa e sarebbe quindi percettore del reddito di cittadinanza dal 2021.
La sua "attività", da tempo, sarebbe consistita nel sottrarre le borse lasciate incustodite sulle auto per qualche attimo, prelevando poi ingenti somme di denaro con le carte di credito che trovava all'interno. Un'attività ben remunerativa, sulla pelle delle persone derubate, che sarebbe stata svolta con una cadenza quasi quotidiana ed un modus operandi sistematico. Le vittime infatti non sarebbero state scelte a caso e il parcheggio dei supermercati si sarebbe rivelato uno dei luoghi prediletti per mettere in pratica il proprio piano: lì infatti, stando agli accertamenti dell'Arma, poteva approfittare dellla distrazione delle donne, soprattutto anziane, mentre posavano i sacchetti della spesa in auto o mentre si allontanavano di qualche metro per rimettere il carrello al suo posto. In quel momento affacendate, le vittime riuscivano ad accorgersi della sua presenza troppo tardi, quando oramai il 36enne si era avvicinato alla vettura e aveva aperto la portiera per appropriarsi della borsa lasciata sul sedile, per poi darsi alla fuga al volante della sua utilitaria. Troppo tardi dunque per impedirgli di mettere le mani su contanti, carte di credito e bancomat, che utilizzava immediatamente per effettuare dei prelievi nei più vicini istituti di credito, arrivando ad appropriarsi anche di cifre importanti, talvolta superiori ai 3 mila euro

Spregiudicato e disinvolto nelle sue azioni, l'uomo si sarebbe macchiato anche del reato di rapina. In occasione di uno dei suoi colpi infatti avrebbe trascinato per qualche metro un’anziana signora che, accortasi di essere appena stata derubata, lo avrebbe raggiunto e si sarebbe aggrappata alla portiera dell'auto sulla quale stava scappando. In quel caso la sfortunata vittima si era procurata la frattura del malleolo e 40 giorni di prognosi. 

I carabinieri sottolineano come questo episodio non lo abbia fatto desistere dal commettere nuovi furti, anzi, avrebbe continuato scegliendo con maggiore attenzione i suoi bersagli: in più di un episodio infatti ad essere prese di mira sono state badanti o comunque individui in quel momento impegnati nel prendersi cura di persone inferme al loro fianco. Un'altra tattica che gli avebbe permesso di portare a termine diversi furti, sarebbe stata quella di approfittare della distrazione delle persone mentre erano intente a buttare i sacchettini dell’immondizia, lasciando per qualche secondo la macchina aperta.

Partendo dalle denunce delle vittime e con l'importante contributo offerto dai colleghi della Compagnia di Villafranca e della stazione di San Giovanni Lupatoto, i carabinieri di San Massimo sono riusciti a portare a termine un'articolata attività investigativa, coordinata dalla procura della Repubblica scaligera, che avebbe permesso di ricostruire gli innumerevoli episodi di cui il 36 enne si era reso protagonista, arrestandolo e mettendo così fine ad un vero e proprio incubo per i cittadini, in particolar modo per le donne anziane. 
Il quadro che è emerso ha permesso infatti al gip del tribunale di Verona di emettere la misura di custodia cautelare in carcere.

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