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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Sona

Guerra sugli spalti durante la partita dei giovanissimi: l'arbitro sospende l'incontro in anticipo

Lo scontro tra Juventina Valpantena e Sona Mazza non è mai arrivato alla sua naturale conclusione. La colpa non è dei calciatori di 14 anni, quanto piuttosto delle "tifoserie" sulle gradinate

Chi pensa che i tafferugli tra tifosi e le guerre degli ultras siano qualcosa che riguarda solo le grandi squadre farebbe meglio a ricredersi, e anche in fretta. Persino una partita tra 14enni, infatti, può diventare il pretesto per una rissa se tra gli spalti sono presenti esaltati e teste calde. Ne sanno qualcosa i ragazzini della Juventina Valpantena e della Sona Mazza, che l'altro giorno non sono nemmeno riusciti vedere la fine del loro stesso incontro.

RISSA SUGLI SPALTI – L'episodio ha avuto luogo luogo durante l'incontro tra le due squadre nel campionato giovanissimi. I ragazzi in campo stavano giocando normalmente, la partita si svolgeva regolarmente e non sembra ci fossero tensioni tra i giovani giocatori, impegnati a dare il massimo e a divertirsi sul campo da calcio. Purtroppo però l'esempio dei ragazzini non è stato seguito dagli adulti sulle gradinate. Ad un certo punto, infatti, alcuni individui che non sembrano essere riconducibili a nessuna delle due squadre hanno cominciato a commentare pesantemente tanto le scelte dell'arbitro quanto le prestazioni dei giovani atleti: volano insulti, minacce e improperi, fino a che qualche genitore reagisce si alza e risponde a tono. Da lì alla rissa il passo è breve, gli spalti diventano presto un campo di battaglia e l'arbitro, notata la situazione, non può far altro che fermare il gioco, arrivando persino alla decisione di sospendere la partita in anticipo.

PESSIMO ESEMPIO – Non si tratta, purtroppo, del primo caso di questo tipo: società, arbitri e ragazzini non sono nuovi a tutto questo. Un vero problema, che rischia di rovinare il campionato dei giovani calciatori che, a differenza degli adulti, pensano solo a giocare. Ma a rimetterci sono proprio loro. I dirigenti delle due squadre sono allibiti e non sanno più che pesci pigliare: qualcuno pensa a ritirare la squadra dal campionato, ma le uniche vittime di una simile decisione sarebbero solo i bambini. In tanti, invece, commentano l'impossibilità di insegnare dei sani valori sportivi ai ragazzi in un simile clima. La verità, comunque, è che i giovanissimi sembrano aver capito molto bene come ci si debba comportare in campo, il problema ora è insegnarlo agli adulti.

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