Di giorno dormono, ma di notte si svegliano e tentano di entrare nella case degli abitanti di Giazza, la frazione cimbra di Selva di Progno. Stiamo parlando dei ghiri che ques'tanno hanno invaso la piccola località, come sembra avvenire ciclicamente. Un episodio simile si era verifcato una decina di anni fa, ma i numeri dell'invasione era certamente più ridotti.

Se, appunto, di giorno "dormono come ghiri", di notte questi piccoli roditori scorrazzano per la piazza del paese, si arrampicano sui muri e cercano di accedere alle case dei residenti di Giazza, in cui possono trovare cibo e tante cose da rosicchiare. Per questo motivo, ormai gli abitanti chiudono porte e finestre, tentando di preservare almeno i propri averi interni alle abitazioni, visto che le suppelettili esterne non possono essere al momento protette.

Felici di tale invasione sembrano essere i gatti della zona. Infatti, su L'Arena, Roberto Nordera, abitante di Giazza racconta: "Sono al lavoro tutto il giorno e il mio gatto resta in casa ma di sera, quando torno, pretende di dormire fuori". La mattina, l'uomo si ritrova sull'uscio di casa i trofei, ovvero i poveri ghiri catturati dal felino. La stessa cosa racconta, sempre su L'Arena, Giorgio Boschi, titolare di un'osteria in paese: "Il mio me ne ha messi sulla porta quattro; la mia invece mi ha lasciato solo la coda: il resto se l'è mangiato tutto; sulla finestra ho trovato zampe e testa: ne ha cacciati tre stanotte il mio Tom. Bisogna vivere barricati in casa, anche ai piani alti. È impossibile lasciare porte e finestre aperte perché si intrufolano in casa e rosicchiano tutto. Sono stato costretto a mettere alle finestre reti robuste, quelle che si usano per le gabbie dei conigli: le altre le rosicchiano".

Dunque, per quanto possano essere carini, e non per tutti lo sono, i tanti, anzi troppi, ghiri che stanno invadendo la frazione di Selva di Progono sono un serio problema e la caccia dei gatti non è sufficiente ad arginare l'invasione.