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Cronaca

Integrazione, la citt ospitale con gli stranieri

Per il Cnel siamo al 12mo posto a livello nazionale, per gli italiani sono avvantaggiati

Vale la pena agli immigrati puntare su Verona per cercare lavoro ed un inserimento sociale? Stando al settimo rapporto del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro sì. Secondo lo studio del Cnel, che misura ''il potenziale di integrazione di ciascuna regione e provincia italiana'', il territorio veronese è al dodicesimo posto, su 103, a livello nazionale.

Il rapporto Cnel sugli Indici di integrazione degli immigrati in Italia ha potenziato l’impostazione tradizionale, che consiste nel misurare il grado di inserimento socio-occupazionale degli immigrati a livello territoriale e nel determinare, su questa base, il potenziale di integrazione di ciascuna regione e provincia italiana. A tale ottica territoriale ne è stata aggiunta una riguardante l’integrazione per collettività. Questa ulteriore analisi è volta ad accertare sia il livello di inserimento lavorativo sia il grado di coinvolgimento nella criminalità, singola ed organizzata, da parte delle maggiori collettività di immigrati nel Paese.

I dati dello studio sono stati presentati oggi a Roma, tra i relatori anche il sindaco di Verona Flavio Tosi, invitato dagli organizzatori ad esporre i punti di forza e le problematiche del sistema Verona in relazione alle politiche di inserimento degli immigrati. Secondo i dati diramati dal Cnel, la regione con la maggior possibilità di inserimento sociale degli stranieri è l’Emilia Romagna, con un valore di 60,82 (su una scala da 1 a 100) determinato dalla sintesi di diversi indicatori; seguono il Friuli Venezia Giulia (59,29), la Lombardia e il Lazio (57), il Veneto (55,04), il Trentino-Alto Adige (54,48) e la Toscana (50,42). Fanalini di coda sono l’Abruzzo (38,24 punti), Puglia (37,36) e Sardegna (32,65).

Come già detto, tra le province Verona si piazza al dodicesimo posto con 52,51 punti, mentre il primato spetta a Parma (60,58), secondo e terzo posto per Reggio Emilia e Vicenza. Nella nostra provincia lo svantaggio degli stranieri nei confronti degli italiani è di -0,36 punti (in una scala che va da -1 a 1 e in cui lo zero indica uguaglianza tra immigrati e italiani), un risultato che pone Verona al settantottesimo posto.
In altre parole, il tessuto sociale veronese è meno aperto agli immigrati rispetto ad altre realtà nazionali e regionali. Pensiamo solo che Vicenza è al venticinquesimo posto (-0,22), Padova al trentaduesimo (-0,24), Treviso al quarantunesimo (-0,25) e Belluno al quarantacinquesimo (-0,25). Peggio di Verona solo Venezia, al novantottesimo posto nella graduatoria nazionale (-0,40) e Rovigo, centesima su cento tre (-0,45). Curioso il caso della capolista Enna (+0,02 punti), un dato che dice come nella città siciliana gli stranieri riescano ad integrarsi meglio degli italiani.

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