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Cronaca Soave / Autostrada Serenissima

Soave, inquinamento da Pfas scoperto sotto l'area di servizio della A4

Una contaminazione che non dovrebbe riguardare falde acquifere e non interessa neanche l'acqua distribuita nei rubinetti di Soave e degli altri comuni veronesi

Un nuovo caso di inquinamento da Pfas è stato scoperto e reso noto nel veronese, in un territorio comunale esterno alla cosiddetta zona rossa, quella cioè maggiormente colpita dalla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche. L'inquinamento è stato scoperto nelle acque sotterranee all'area di servizio dell'autostrada A4 nel comune di Soave.

Lo ha riferito Arpav e su L'Arena è Luca Fiorin a riportarlo. La presenza di Pfoa (un composto della famiglia delle Pfas) riscontrata dall'agenzia regionale per l'ambiente nell'acqua sottostante l'area di servizio è di 1.657 nanogrammi per litro. Un'enormità se lo si paragona con i nuovi limiti imposti dalla Regione Veneto, che addirittura impone una presenza inferiore ai 40 nanogrammi di Pfoa per litro d'acqua nei comuni della zona rossa.

Questa contaminazione non dovrebbe riguardare falde acquifere e non interessa neanche l'acqua distribuita nei rubinetti di Soave e degli altri comuni veronesi. L'Arpav però suppone che l'inquinamento è presente da tempo, probabilmente anche da cinque anni. E potrebbe essere stato causato da sversamenti illegali. Potrebbe essere infatti avvenuto che qualcuno, sostando nell'area di servizio con dei camion, abbia rovesciato litri e litri di acqua contaminata. Ma è soltanto un'ipotesi. L'unica certezza è che l'area ora dovrà essere bonificata.

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