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Cronaca Cologna Veneta / piazza Capitaniato

Inquinamento da Pfas: "400mila sono a rischio ma non c'è controllo sul cibo"

I consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro (Veneto del Fare), Andrea Bassi e Maurizio Conte (Lista Tosi), hanno rivolto tre quesiti alla giunta sulla contaminazione che ha riguardato le province di Verona, Vicenza e Padova

Monitoraggio Pfas su alimenti, oltre i tavoli istituzionali ed i convegni ci sono risultati concreti per tutelare la salute dei cittadini Veneti?”. Un quesito che diventa il titolo dell’interrogazione a risposta scritta dei consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro (Veneto del Fare), Andrea Bassi e Maurizio Conte (Lista Tosi).

“Su mandato della Giunta Regionale – spiegano i tosiani - la Direzione regionale Prevenzione, Sicurezza alimentare e Veterinaria comunicava di aver dato avvio 'immediato' ai campionamenti per verificare la presenza di sostanze perfluoroalchiliche in particolare nelle produzioni agricole da albero. Ad oggi manca però totalmente un monitoraggio dei tuberi ed in generale dei vegetali ipogei e delle verdure a pieno campo, tanto che l’Istituto Superiore di Sanità ne aveva raccomandato un approfondimento. Assente inoltre, il monitoraggio sull’acqua utilizzata nelle 'casette pubbliche”'(dove l’acqua arriva degli acquedotti pubblici)”.

“Nonostante l’emergenza in corso, basta pensare che gli esposti all’inquinamento sono 400mila, – affermano i tre consiglieri – a distanza di un anno non è stata comunicata alcuna notizia riguardo la strutturazione del piano complessivo che si andrà a realizzare e non sono chiare le motivazioni alla base delle campionature odierne, nonché i principi ispiratori, le premesse scientifiche, le finalità e gli obiettivi complessivi del nuovo piano”.

“Abbiamo appreso a mezzo stampa – proseguono i consiglieri - dell’esistenza del Piano di monitoraggio sugli alimenti illustrato dal direttore del Dipartimento ambiente e prevenzione primaria dell’ISS. La Regione del Veneto ha nominato una commissione mista tra i settori ambiente e socio-sanitario per il monitoraggio della problematica Pfas e l’Istituto Superiore di Sanità regionale ha programmato entro la fine dell’anno un incontro di scambio tecnico (entro febbraio 2017 anche un workshop propedeutico alla stesura del protocollo di studio specifico). Ma quali sono i risultati?

I consiglieri tosiani, tramite l'interrogazione scritta rivolgono quindi alla Giunta regionale tre quesiti: 

  1. se la Regione intenda informare i cittadini comunicando i primi risultati ottenuti relativamente al disinquinamento da Pfas;
  2. se la Regione intenda fare analisi approfondite sui prodotti agricoli coltivati a pieno campo;
  3. se è in corso un monitoraggio ed una verifica sul commercio e sul consumo di prodotti contaminati da Pfas.

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