Tromba di un dottore veronese nell'inno dei medici contro il coronavirus
Marco Caminati, ricercatore nel dipartimento di medicina dell'ateneo scaligero, si è unito ad altri colleghi di tutta Italia per comporre un brano sulle note de «Il mio canto libero»
Un video musicale per raccomandare ai cittadini di restare a casa. La particolarità è che a realizzarlo è stata la Federazione italiana delle società medico scientifiche (Fism), con il patrocino del Ministero della Salute, grazie al contributo di medici specialisti, che sono anche musicisti e cantanti. Pur impegnati in un momento così difficile, gli interpreti di questo «Inno dei medici contro il coronavirus» hanno voluto trovare il tempo, tra un turno e l'altro, per prendere gli strumenti in mano e rilanciare l'invito più importante di questi giorni.
Del gruppo fa parte anche il dottor Marco Caminati, ricercatore nel dipartimento di medicina dell'Università di Verona, che ha messo a disposizione dell'ensemble di medici la sua esperienza di trombettista. Il testo è stato scritto appositamente per loro dal maestro Giulio Rapetti Mogol che ha rivisto le parole originarie del classico della canzone italiana «Il mio canto libero» di Lucio Battisti.
È così nata l'idea di interpretare la canzone, ovviamente a distanza, mettendo a valore le capacità musicali di tanti professionisti delle corsie di tutta Italia per sottolineare come il difficile lavoro negli ospedali debba essere sostenuto dall'impegno di tutti. Ne è nato un inno che, pur nella fatica, non abbandona la speranza. Come recita il testo «adesso resta a casa, esci solo a far la spesa… domani un nuovo giorno sarà».
L'aspetto originale di questa iniziativa - ha spiegato Caminati - è che è stata realizzata interamente da un piccolo gruppo di medici musicisti e cantanti, che non si conosceva prima, e ognuno a distanza, nel pochissimo spazio libero in ospedale o da casa, in tempo record, ha inviato il proprio contributo di musica e canto, registrato con il cellulare. Complice un sapiente mixaggio delle tracce, ne è nato un vero e proprio inno, un piccolo miracolo insomma, che ci ha permesso di "distrarci" un po' e di veicolare qualche messaggio e qualche emozione.
Il video del brano è stato pubblicato anche sul sito del Ministero della Salute.