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Cronaca Zai / Viale del Lavoro

Fiera, indagine sui presunti parcheggi abusivi. Circa 3mila quelli a rischio

Sono quelli che vengono concessi temporaneamente per far fronte alla carenza di stalli durante le grandi manifestazioni che richiamano un alto numero di visitatori

Il reato sarebbe abuso d'ufficio e sette le persone che potrebbero esserne colpevoli. Non si è ancora giunti alla fase processuale, si è ancora a livello di indagine, ma già a questo livello ci potrebbero essere ripercussioni non solo per le sette persone coinvolte, ma per tutta la città di Verona. L'indagine, infatti, è quella sulle aree di Verona Sud che in occasione di alcuni eventi fieristici sono temporaneamente trasformate in parcheggi. Sono che queste concessioni temporanee si sono ripetute più volte nel tempo, tanto che ormai le aree dell'ex scalo merci, dell'ex Autogerma e dell'ex Prusst sono ormai stabilmente diventate delle aree di sosta della Fiera, anche se non sempre utilizzate. In totale circa 3.000 stalli, fondamentali quando il flusso dei visitatori è alto, ma che la città rischia di non avere più perché formalmente abusivi.

Dopo le furiose polemiche e le battaglie politiche condotte in nome della Fiera e della riqualificazione di Verona Sud, i risultati che abbiamo sotto agli occhi sono assai deludenti - commentano i consiglieri comunali del Partito Democratico Carla Padovani, Stefano Vallani, Federico Benini ed Elisa La Paglia - La Fiera resta con parcheggi precari e insufficienti; i cittadini con verde pubblico e servizi limitati; il futuro dell'area legato alle sorti della grande distribuzione nell'ambito di una condizione viabilistica caratterizzata da estrema criticità. L'aspetto forse più inquietante è che l'attuale amministrazione non sembra in grado di esprimere una propria progettualità: si continua ad annunciare il filobus ma di questo passo arriverà prima il deposito-parcheggio alla Genovesa, che senza mezzo sarebbe perfettamente inutile. Ad eccezione di alcune timide aperture in tema di ciclabilità, rispetto al passato non si vede una vera e propria svolta dal punto di vista del riordino viabilistico, né dal punto di vista urbanistico. Il tempo dello studio (e del temporeggiamento) è finito, l’amministrazione dica come intende affrontare i nodi cruciali della città.

Una spinta alle indagini della procura veronese le ha date anche il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco che sui presunti parcheggi abusivi aveva presentato anche un esposto.

L'anomalia di continuare ad utilizzare in via ormai stabile con funzione di parcheggi pubblici aree dalle destinazioni urbanistiche diverse l’avevo fatta presenta molte volte e in diverse sedi - ha aggiunto Bertucco - Lungi da me l'intenzione di insinuare o accusare, è quanto meno singolare che nessuno tra gli addetti ai lavori e tra i responsabili politici se ne sia reso conto e abbia agito di conseguenza. Agli atti non risulta alcun titolo all'infuori di una autorizzazione ad aprire un passo carraio dallo scalo merci su via Mantovana. A sproposito poi si finisce a parlare della presunta invadenza della giustizia nelle questioni politiche e amministrative. La mancanza di parcheggi è un problema vero che va affrontato in maniera seria, seguendo le procedure di legge dove previste. Tanto più che molte delle aree in questione sono state più volte indicate per finalità ben diverse, ad esempio i lotti inutilizzati del Prusst per l'atteso ampliamento del Parco di Santa Teresa e l'area dello scalo merci per il central park di Verona Sud. Un uso difforme delle risorse pubbliche rispetto a quanto deciso non è solo formalmente sbagliato ma anche politicamente scorretto.

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