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Incidenti stradali Sommacampagna / Via Aeroporto, 20

Fanno i furbi dopo aver causato un incidente, ma gli agenti li scoprono

In un caso un gruppo di ragazzi hanno mentito alla polizia e ora sono indagati per favoreggiamento. In un altro incidente invece il responsabile è scappato, fingendo poi il furto della sua auto

In caso di incidente stradale, non scappate e non cercate di fare i furbi. Il rischio è quello di peggiorare la situazione.

È questa la morale che si può trarre da due episodi avvenuti qualche giorno fa in provincia di Verona. Due incidenti stradali diversi, due comportamenti poco onesti da parte dei responsabili dei sinistri, che così andranno incontro a guai peggiori.

Il primo caso è avvenuto a Isola della Scala. Un gruppo di quattro ragazzi, due maschi e due femmine di 29 anni, si scontrano con un motoveicolo. La persona sul mezzo a due ruote cade e per lui la prognosi sarà di 30 giorni. All'arrivo degli uomini della polizia stradale, i ragazzi nell'auto dicono che alla guida c'era una delle due ragazze. Gli agenti però si accorgono che i due ragazzi avevano bevuto. Inoltre, alcuni testimoni smentiscono la versione dei ragazzi, assicurando che alla guida dell'auto c'era un ragazzo. I giovani sono ora tutti indagati, per tre di loro l'accusa è di favoreggiamento, mentre il ragazzo che presumibilmente si trovava al volante è indagato per lesioni e guida in stato di ebrezza.

Il secondo caso è invece capitato a Sommacampagna, in zona aeroporto. Un rumeno di 44 anni, regolare in Italia e residente a Verona, si scontra lateralmente con un'altra auto guidata da un uomo di 78 anni. Invece di restare sul posto e prestare soccorso all'altro automobilista, il 44enne scappa a piedi e la sua fuga viene notata da alcuni testimoni. Sul posto è intervenuta ancora la polizia stradale, che ha svolto tutti i rilievi del caso, mentre il 78enne veniva medicato. Il suo referto indica lesioni guaribili in 10 giorni. Il 44enne prova a tirarsi fuori dai pasticci andando alla polizia e denunciando il furto della sua auto. Le testimonianze e il materiale raccolto dagli agenti però hanno permesso di ricostruire esattamente come si sono svolti i fatti e ora il 44enne dovrà rispondere di omissione di soccorso, fuga e simulazione di reato.

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