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Incidenti stradali San Massimo / Via Don Giacomo Trevisani

Ciclista investito, si frattura la clavicola. Multato perché senza campanello

Oltre il danno, la beffa. Prima vittima di un'incidente stradale e poi a distanza di giorni riceve a casa una sanzione da 36 euro

Classico esempio di danno e beffa, con protagonista un ciclista veronese. La racconta lui stesso, Giovanni Bettoja, a L'Arena e per fortuna la può raccontare, perché non sempre un ciclista che viene investito da un'auto riesce a cavarsela. A Giovanni Bettoja è successo addirittura due volte, la prima nell'estate del 2012 quando fu investito insieme ad altri suoi amici ciclisti a Bussolengo. In quell'occasione si ritrovò su un letto di rianimazione, ma dopo il ricoverò uscì dall'ospedale e riprese a pedalare. Lo scorso 12 novembre, il ciclista è stato investito di nuovo, questa volta in via Don Giacomo Trevisani, da un'auto sbucata fuori contromano da una strada a senso unico. Sul posto arrivano i vigili per i rilievi e i soccorsi che portano Giovanni Bettoja al pronto soccorso dove gli vengono riscontrate varie escoriazioni e la frattura della clavicola. Fino a qui il danno.

La beffa arriva un po' di tempo dopo, sotto forma di multa da 36,60 euro. Il vigile, oltre ai rilievi dell'incidente, ha notato anche la mancanza del campanello sulla bici dell'investito. Una violazione al codice della strada ha dovuto sanzionare, nonostante il ciclista fosse l'unica vittima dell'incidente. 

Una storia che Giovanni Bettoja ha voluto raccontare, un po' per denunciarne l'assurdità e un po' per mettere in guardia gli altri ciclisti. Un monito per quelli che pedalano senza il campanello.

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