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Incidente con il Gpl in sagra, si torna a chiedere "più sicurezza"

Confcommercio: “Queste iniziative, pur talvolta concorrenti sleale nei confronti delle attività tradizionali, costituiscono un importante strumento di promozione ma serve più gestione del rischio e dei pericoli"

Sagre, manifestazioni e iniziative d’intrattenimento in circoli e luoghi privati nel periodo estivo proliferano, riproponendo il problema della necessità della tutela della sicurezza ed incolumità pubblica. Lo sottolinea Confcommercio Verona in una lettera inviata al Prefetto di Verona Perla Stancari a poche ore dell’incidente avvenuto venerdì 5 luglio alla “Sagra parrocchiale della bruschetta” di Arcugnano, nel Vicentino: il gas di una bombola Gpl posizionata all’esterno della cucina si è infiammato ferendo un volontario il cui pronto intervento ha impedito che il fuoco si propagasse alle altre bombole posizionate nelle vicinanze.

Nella missiva inviata al Prefetto, firmata dal presidente Paolo Arena e dal direttore generale Giorgio Sartori, Confcommercio evidenzia che “queste iniziative, pur configurando talvolta forme di concorrenza sleale nei confronti delle attività tradizionali, costituiscono un importante strumento di promozione e di conoscenza del territorio e generano un notevole afflusso di persone che rende prioritaria la corretta gestione di ogni potenziale situazione di emergenza e di pericolo”. Confcommercio in particolare chiede al Prefetto di sensibilizzare le amministrazioni comunali della provincia di Verona sulle principali indicazioni e i conseguenti provvedimenti che le stesse dovrebbero adottare, alla luce dei provvedimenti legislativi vigenti anche per “rispondere alle ricorrenti e continue segnalazioni ed alle lamentele degli operatori associati”.

I maggiori punti di attenzione segnalati riguardano l’obbligatorietà dell’autorizzazione di agibilità, previo parere della competente Commissione di vigilanza, anche per i locali dei circoli privati dove si organizzano intrattenimenti o spettacoli riservati ai soli associati; l’obbligo, in capo al gestore dell’attività, della predisposizione di uno specifico piano di emergenza; i controlli sulla prevenzione incendi, visto che tra le attività responsabilizzate in tal senso sono comprese quelle che prevedono l’utilizzo di impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenziale superiore a 116 chilowattora.

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