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Cronaca Povegliano Veronese / Via Amos Zanibelli

Incendio di Povegliano, le analisi Arpav: "Valori significativi di microinquinanti"

Questo il responso del dipartimento sulle analisi relative a diossine e policlorobifenili. Intanto mercoledì in Comune si è tenuto un primo tavolo tra le varie parti, mentre sono iniziati i lavori di demolizione delle parti pericolanti

"Emergono valori significativi di microinquinanti conseguenti all’evento ancora in corso e alle particolari condizioni meteorologiche che hanno determinato una rilevante ricaduta nel punto campionato.
I referti sono stati inviati alla ULSS per le valutazioni di carattere sanitario.
Permangono ancora condizioni di criticità ambientale nell’area industriale contigua alla SEV dovute alle difficoltà di completo spegnimento dell’incendio per la presenza di strutture pericolanti che rendono difficoltose tali operazioni.
Sono tuttora in corso monitoraggi ambientali da parte di ARPAV mediante campionatori passivi, campionamenti istantanei con canister".

Questo è quanto comunicato da Arpav nella serata del 17 aprile in merito "ai campionamenti di aria prelevati domenica 15, nell’immediatezza dell’evento e nel tardo pomeriggio, per la ricerca di microinquinanti (diossine e policlorobifenili) in via Azzano nel comune di Povegliano (RdP 615219), via Garibaldi a Castel d’Azzano (RdP 615220) e in via Villafranca, frazione Isolalta di Vigasio (RdP 615276)".
Dopo l'incendio scoppiato domenica nell'azienda Sev di Povegliano, rischi per i residenti della zona sono quindi da valutare attentamente, nel frattempo i controlli sulla qualità dell'aria proseguono per tenere monitorata la situazione. 

Rapporto Arpav

Ma i rischi per la salute sono da vagliare per chi si reca nella zona tutti i giorni per lavorare. A tal proposito, nella giornata del 17 aprile, l'amminstrazione comunale di Povegliano ha convocato un tavolo al quale hanno partecipato i rappresentanti delle aziende operanti in Zai 2, Arpav, Ulss 9 e il responsabile delle operazioni dei Vigili del Fuoco.
Al momento della riunione non erano ancora stati resi noti i valori di diossina, pertanto i dottori Zanini e Falcone, del Servizio Igiene e Sanità Pubblica, hanno esposto i possibili pericoli per la salute dettati da concentrazioni troppo alte di questi inquinanti, mentre l'ingegner Stanghelli e il dottor Cuneo, del Dipartimento Arpav, hanno fornito chiarimenti sui campionamenti fatti. 
Le parti hanno convenuto sulla possibilità di ridurre gli orari di lavoro dove possibile, ma non è stata individuata la "necessità di isolare la zona ed interrompere le attività produttive nell’area produttiva ORTAIA". Nella mattinata di giovedì poi era previsto un nuovo tavolo tecnico per valutare le nuove informazioni ottenute dalle analisi ambientali. 

Per quanto riguarda i vigili del fuoco, il responsabile delle operazioni "ha evidenziato la consistenza dell’intervento di spegnimento e le problematiche ad esso connesse, che al momento comportano l’impossibilità di entrare nell’area del fabbricato in quanto vi sono seri pericoli di crollo". È stato dunque affidato ad una ditta specializzata il compito di demolire le strutture pericolanti, per dare il via allo spegnimento dei focolai ancora presenti. Operazione quest'ultima che potrebbe dare vita a nuovo fumo, resta quindi valida l'ordinanza sindacale che consiglia di tenere porte e finestre chiuse e che chiede di evitare di consumare ortaggi raccolti in questi giorni nella zona. 

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