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Cronaca Villa Bartolomea / Via Arzaron

Incendio alla Fertitalia di Villa Bartolomea. Urge la messa in sicurezza dell'area

Il sindaco di Villa Bartolomea Luca Bersan ha emesso un'ordinanza che impone ai proprietari dell'azienda di compostaggio colpita da un incendio domenica 30 agosto, di mettere in sicurezza la struttura per evitare "la dispersione nell'aria dei rifiuti ammassati"

Dopo l'incendio di domenica 30 agosto a Villa Bartolomea dell'azienda dedita al compostaggio Fertitalia, ora si devono valutare i danni economici e il rischio dell'impatto ambientale del rogo. Sono infatti andati in fumo ben 4000 metri cubi di rifiuti organici e i tecnici dell'Arpav stanno monitorando la situazione delle emissioni nell'aria. Dal punto di vista economico i danni prodotti dall'incendio sono quasi incalcolabili, ad ogni modo dell'ordine dei milioni di euro. Basti pensare che l'impianto fotovoltaico disposto sul tetto dell'azienda e ora andato distrutto, era costato circa un milione e mezzo, così come emerge dalle dichiarazioni di Elio Berardo, uno dei proprietari, riferite dall'Arena. 

Al momento i Vigili del Fuoco sono ancora impegnati nelle operazioni di spegnimento di tutti i residui dell'enorme incendio e probabilmente dovranno presidiare il luogo ancora fino a questa sera. Il problema principale per i Pompieri, è il fatto che all'interno della struttura sono presenti diversi materiali in quantità davvero considerevole. Nonostante siano già stati efettuati i primi sopralluoghi dentro l'azienda, ancora non si sono potute comprendere le cause dell'incendio. Potrebbe, secondo un'ipotesi accreditata anche dall'Arena, essersi trattato di un corto circuito che avrebbe coinvolto proprio l'impianto fotovoltaico. Ma ancora resta tutto da certificare.

Sul versante dei pericoli d'inquinamento dell'aria a seguito delle emissioni prodotte dai materiali andati in fumo, è intervenuto lo stesso sindaco Luca Bersan, così come riporta l'Arena, rassicurando i cittadini che si erano subito allertati in proposito: "Dalle rilevazioni effettuate intorno all'impianto e in zona di ricaduta, l'Arpav riferisce di non aver riscontrato valori significativi di cloro, acido cianidrico, ossido di azoto, ammoniaca, monossido di carbonio, ossido di zolfo ed ammine. Sono stati poi eseguiti diversi campionamenti d'aria, i cui risultati ci verranno comunicati nei prossimi giorni, mentre le acque di spegnimento sono state raccolte nella vasche d'accumulo e l'impianto di depurazione in loco disattivato. In seguito a tutto ciò, ho emesso, come indicato dall'Arpav, un'ordinanza in base alla quale i proprietari di Fertitalia devono provvedere all'immediata messa in sicurezza dell'area tramite l'adozione di opportuni provvedimenti che evitino la dispersione nell'aria dei rifiuti ammassati".

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